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Acido – Buchi neri [RECENSIONE]

“Buchi neri” è il titolo del nuovo progetto inedito di Acido (all’anagrafe Giuliano De Angelis), giovane artista campano che torna sul mercato discografico a poco più di un anno da “Lover”, pubblicato nel bel mezzo del primo lockdown.
Otto brani complessivi di matrice prevalentemente R’n’B ed impreziositi da un autotune mai fastidiosa, che confermano le peculiarità stilistiche emerse anche nei precedenti progetti: i testi di Acido sono infatti spesso caratterizzati da una profonda introspezione, che viene coadiuvata dalla marcata emotività dell’artista come dimostrato nel brano d’apertura “Astro (Betelgeuse)”, dove le riflessioni sfociano in fantasie utopistiche anche per merito di una spiccata sensibilità. “Prima che fosse di moda” è invece il brano più passionale del progetto: Acido racconta le sensazioni e le emozioni dettate dalla presenza di Lei, per merito di un testo tanto intenso quanto viscerale; nei versi nostalgici di “Un’albero forte”, invece, Giuliano riconosce i meriti ed i sacrifici della propria famiglia, che è riuscita a trasmettere i valori fondamentali della vita facendolo inoltre crescere in un contesto adeguato.
“Potresti non riconoscermi a marzo” si caratterizza di un cantato rap più determinato, che dà risalto agli strascichi ed alle ripercussioni di un importante percorso sentimentale il cui disagio riecheggia anche nella traccia successiva, la titletrack, dove le vibes velatamente pop-vaporvawe prendono il sopravvento.
“Scusa se (alzo la voce)” è una ballad lenta e piuttosto essenziale nella produzione, in cui Acido manifesta la propria inquietudine; sonorità più di riconducibili all’urban-trap caratterizzano invece la critica sociale di “Come Yaweh”, che anticipa nella tracklist il pezzo di chiusura, “A(D)Dio”, uno spoken rap molto suggestivo che assume contorni mistici: qui l’ autore si augura di essere risparmiato da tutte le maldicenze e controversie che delineano il tratto distintivo delle nostre esistenze.
In conclusione, “Buchi neri” è da considerare un deciso passo avanti nel percorso discografico di Acido, che riesce a trasmettere la mestizia di fondo dei propri pensieri tramite gli strumenti comunicativi a sua disposizione, lirici e melodici: la carenza affettiva prende spesso il sopravvento, e relega l’artista all’interno di un universo costantemente tormentato ma assolutamente affascinante.

TRACCIA PREFERITA: Prima che fosse di moda

TESTI
3.7/5
MUSICA
3.5/5
ORIGINALITA'
3.5/5

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