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Alex Skrt – Declino [RECENSIONE]

Il 2021 di Alex Skrt (all’anagrafe Alex Stignani) si arricchisce del secondo extended play in carriera: è uscito infatti lo scorso 9 luglio “Declino”, edito per Visory Records ed anticipato dai singoli “Niente” ed “Intro”.
Prodotto completamente da BruceBrown, “Declino” è un progetto che si affida in maniera totalitaria ad un sound punk rock molto californiano, che ricorda per intensità quello dei Blink 182; la band di San Diego, inoltre, pare essere fonte d’ispirazione anche in alcune linee vocali, come nella spericolata “Outro”.
Le liriche dell’ EP sono invece caratterizzate da una proclività emo con peculiarità trap, a causa dei tanti richiami ai cliché di quest’ultimo genere che raccontano lo stile di vita decisamente sopra le righe dell’autore. Alex conduce infatti un’esistenza colma di eccessi, dimostrandosi incline a tanti vizi senza troppe remore: la strofa di chiusura della già citata “Intro” ne è la eloquente conferma, ma anche nella successiva “Giovany” l’artista lascia trasparire la difficoltà nell’assumersi quelle responsabilità che il passare del tempo ci vuole imporre.
Nei pezzi seguenti Alex Skrt sposta le proprie riflessioni su argomenti più passionali: si passa infatti dalle complicazioni sentimentali di “Niente” all’esasperata “Solo per farci male”, che racconta gli sviluppi di una relazione nociva ulteriormente logorata dall’esistenza sregolata; segue “Dna”, probabilmente il pezzo più intenso e profondo.
“Declino” rafforza la credibilità di un artista atipico, capace di plasmare in poco tempo uno stile riconoscibile: la fragilità emotiva di Alex Skrt trova rifugio nella musica e nell’esasperazione delle proprie scelte, sia personali che sentimentali, dandogli la libertà di esprimersi con sincerità e senza alcun filtro.

TRACCIA PREFERITA: Dna

TESTI
3.2/5
MUSICA
3.5/5
ORIGINALITA'
3.2/5

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