- per Antonio Contu'
- in Novità
- on 22/03/2023

Nei giorni scorsi abbiamo scambiato quattro chiacchiere con Cele D’Ambrosa, cantautore campano classe ’88 che recentemente deciso di dare una svolta al suo percorso artistico: da membro di cover band ha infatti deciso di intraprendere una via solista e cantautorale, conscio delle proprie potenzialità e dell’esperienza accumulata nel corso degli anni.
Ci siamo fatti raccontare qualche curiosità relativa al suo nuovo singolo, ma abbiamo anche dibattuto degli obbiettivi futuri e delle relative aspettative.
Ciao Celestino, benvenuto su Primo Ascolto.
Da pochissimi giorni è fuori e “Il Cuore Che Batte, secondo singolo del tuo percorso discografico: raccontaci la genesi del brano ed a che tipo di
pubblico vorresti rivolgerti.
Il brano e’ nato in casa, narra di una storia d’amore molto intensa e uno dei 2 partner vuole dimenticare tutto il suo passato di amori che lo hanno fatto soffrire e trova il vero amore con la nuova relazione. La canzone esplora un atteggiamento di entrambi i partner in cui la relazione raggiunge il massimo della complicita’ che puo’ durare per tutta la vita. Ogni canzone e’ come una storia che trasmette un’emozione diversa: puo’ esprimere dolcezza, tristezza, allegria, felicita, dolore, quindi vorrei arrivare ad un pubblico di giovanissimi ma anche di adulti raccontando le nostre storie che accadono tutti i giorni.
Nei due singoli usciti sino ad oggi è palese la tua predilezione verso il pop-rock di casa nostra: la linea musicale e melodica ci hai ricordato lo stile di artisti del calibro di Pooh, Stadio e Modà.
È un’impronta che troveremo forte anche nei prossimi progetti?
Sì, la linea melodica e’ il classico pop-rock italiano con suoni e sinth moderni, fatto di chitarre acustiche ed elettriche ma anche di piani digitali essendo anche un tastierista. Da bambino ascoltavo moltissima musica soprattutto degli artisti citati, e ho messo in cassaforte molta fantasia musicale in cui anche i miei brani futuri avranno unì impronta ben precisa del pop melodico.
Ti spaventa il passaggio da membro di una cover band ad artista solista con pezzi propri? Da un certo punto di vista è un po’ come ricominciare da capo…
A dire il vero no, e’ sempre quello che desideravo far uscire miei brani scritti e arrangiati da me, anzi mi emoziona ancora di piu’ far ascoltare le mie emozioni alla gente ed e’ per quello che vivo. Ovviamente e’ molto diverso suonare la propria musica e quella degli altri, ma e’ una sfida che amo e spero di vincerla.
Facendo parte di una famiglia di musicisti, senti il peso di un certo tipo di responsabilità?Soprattutto dalle vostre parti il nome di tuo padre è quasi un istituzione, dunque il paragone risulta per certi versi inevitabile, nonostante lui proponesse un tipo di musica diverso.
I paragoni si faranno sempre e le aspettative maggiori, essendo figlio d’arte, ci saranno in ogni occasione, ma non sento questo peso perche’ a differenza di mio padre classica voce tenorile, sono un cantautore e non ti nascondo che è molto soddisfatto del lavoro che sto facendo per portare avanti il nome della mia famiglia e mi sta aiutando in questo nuovo percorso che ho intrapreso come cantautore.
Prima di salutarci, ti chiedo: quali sono le ambizioni, a livello artistico, di Cele D’Ambrosa per il prossimo futuro?
L’ambizione e’ sempre quella di fare bene in ogni brano che scrivo per arrivare sempre al cuore della gente. Il mio sogno e’ quello di cantare e suonare le mie canzoni negli stadi ma per fare questo devo lavorare molto e spero un domani di riuscire ad ottenere un bel riconoscimento artistico da parte di un pubblico molto vasto. Ci saranno presto molte sorprese! Un saluto affettuoso a tutti.
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