- per Antonio Contu'
- in Recensioni
- on 23/03/2023

È uscito lo scorso 10 marzo “Stanotte”, il primo brano ufficiale per l’etichetta MAKEATHOUSAND di Amalia: un’artista che attraverso la musica riesce a trasferire le sue emozioni a chi la ascolta, ma soprattutto, riesce a comprendere meglio sé stessa.
“Ho troppi pensieri che mi fanno ombra, così neanche ci vedo più”: Amalia ci apre uno scenario notturno, una di quelle notti in cui non riusciamo a dormire e ci rigiriamo nel letto in attesa che il sonno finalmente arrivi a mettere fine ai nostri pensieri, che vorticano come sopra una montagna russa da cui, forse, siamo proprio noi che non vogliamo scendere. Quante volte ci siamo sentiti piccoli in questo universo, senza un futuro certo o un percorso ben definito? La paura dell’ignoto ci prende all’improvviso e ci paralizza, al punto che per risvegliarci non possiamo fare altro che camminare senza meta, in solitudine.
Amalia si guarda dentro, cerca le sue risposte, ma spesso le domande sono così profonde che non possiamo fare altro che porle alla luna, la quale ci restituisce il suo sguardo impassibile e ci fa riflettere su tutte le possibilità che il mondo ci offre: dobbiamo solo avere il coraggio di fare le scelte giuste e cogliere le occasioni fatte apposta per noi.
Quando non riusciamo a capire noi stessi, difficilmente riusciremo ad accogliere un’altra persona all’interno del nostro cerchio, ed è per questo spesso che dubbi e domande su di noi ci precludono dal dare il cento per cento all’interno di una relazione: essere amati è uno dei desideri e delle necessità umane, ma forse prima è necessario amarsi da soli e, soprattutto, conoscersi ed imparare a convivere con noi stessi e tutti i nostri difetti.
Amalia, con la sua voce delicata ma decisa, arriva in punta di piedi come una notte insonne e ci culla con “Stanotte”, la sua ballad pop che ci porta ad interrogarci su noi stessi e su quello che ci riserverà il futuro: vogliamo solo sapere dove andremo a finire, ma la risposta la scopriremo solo vivendo senza paura.
Tags: Amalia, recensione, Stanotte