- per Antonio Contu'
- in Recensioni
- on 06/03/2021

“Mentre ballo mi annoio” è il titolo del disco d’esordio di Avarello, giovane cantautore siciliano classe 1997.
Un progetto che nei suoi sette brani attraversa la vita, le emozioni e le riflessioni dell’artista, come in una piccola raccolta di istantanee.
Il primo brano, “Universo personale”, sorprende per la sua semplicità fatta di chitarra acustica e voce, come a consigliare di prepararsi da subito a porre particolare attenzione alle parole e alle storie raccontate.
Le chitarre sono il flusso principale sul quale scorre il sound del disco, con arrangiamenti che crescono di intensità da un brano all’altro, come nel pop di “Franco” o nel funk di “Sconosciuti al bar”.
Nonostante la giovane età Avarello dimostra una profonda maturità nella scrittura, i testi sono coinvolgenti e la voce si miscela con arrangiamenti musicali senza artifici, creando atmosfere calde e avvolgenti come in “Sfumature” e “Preferirei rallentare”.
Se il titolo del disco incuriosisce, vale la pena cedere alla curiosità e lasciarsi catturare da questo promettente e talentuoso cantautore.
TRACCIA PREFERITA: Indigestione
Tags: Avarello, Mentre ballo mi annoio, recensione