- per Antonio Contu'
- in Recensioni
- on 05/02/2021

Il 27enne rapper varesino (ma di origini campane) BascioX ha esordito nel settembre 2019 con “BX”, raccolta d’inediti insolitamente lunga ed autoprodotta dallo stesso artista.
Antonio può essere considerato un rapper atipico, se consideriamo i cliché a cui i suoi colleghi sono strettamente legati: in “BX” infatti ci sarà spazio per pochi riferimenti alla vita di strada, a favore di una spiccata introspezione e di tante riflessioni esistenziali (“Toy Story”), oltre che sentimentali (“Distante da me”, “Come il 24”).
C’è passione e spontaneità neli testi di BascioX, che in più passaggi esterna le proprie insofferenze, comunque in maniera razionale: Antonio è stufo degli atteggiamenti ambigui, dell’ipocrisia (“Cultore”), delle amicizie di convenienza e delle false persone (“Bro”); l’uso, seppur raro, del dialetto campano aiuta ad incrementare la propria veracità, come accade nella simpatica skit telefonica col padre.
Purtroppo, in alcuni passaggi, il flow utilizzato da BascioX si rivela essere l’anello debole del progetto: a tratti il rapper manca di fluidità tra le strofe, con la linea vocale che si ritrova a rincorrere il beat causando una struttura metrica troppo anarchica; va decisamente meglio nei ritornelli.
Buono il livello produttivo, non esageratamente elaborato: il rap-trap di “BX” viene contaminato da qualche digressione più old-school, ma anche da tentativi latineggianti, come in “Plata o Plomo”; apprezzabile anche l’impatto dei featuring sul progetto.
“BX” è un progetto concettualmente valido, oltre che una solida base da cui BascioX può ripartire per migliorare i difetti tecnici: se il rapper lavorerà su nuove forme d’espressione potrà davvero attirare l’attenzione degli addetti ai lavori.
TRACCIA PREFERITA: Supernova
Tags: BascioX, Bx, recensione