- per Antonio Contu'
- in Recensioni
- on 18/09/2021

La rapper classe ’94 Beba, pseudonimo di Roberta Lazzerini, ha pubblicato pochi giorni fa il suo ultimo brano dal titolo “Meno Male” con il supporto di Willie Peyote, concittadino della 27enne torinese. Il pezzo è musicalmente molto orecchiabile, con evidenti influenze pop nel beat per merito della buona produzione di Dade, mentre
il tema trattato è quello di una relazione finita, dalla quale i due partner escono con molte cicatrici: tra le righe del testo si percepisce nitidamente l’amore che i due provavano, sottolineando quanto fosse forte e come, nel bene e nel male, non avessero alcun limite né remore nello spingersi sempre più in là. Il timbro vocale caldo e calmo di Willie Peyote impreziosisce il brano, in contrasto con la furia di Beba che “vomita” addosso al partner tutti gli errori che lui ha commesso, ignorando le spiegazioni di quest’ultimo.
Tallone d’Achille di “Meno male” è forse la poca originalità portata in dote dal progetto, nonostante sia apprezzabile il metodo con cui gli artisti sviscerano ed analizzano la situazione: la contrapposizione stilistica di Beba e Willie Peyote risulta infatti incisiva ed adatta a raccontarci una storia che noi ascoltatori possiamo solo immaginare essersi sfaldata lentamente per poi spezzarsi inesorabilmente, dopo tanto dolore inflitto e patito.
Beba con questo brano conferma la sua virata verso un approccio sempre più pop, ma senza nascondersi dietro generi ed etichette: “Meno male” potrebbe rivelarsi una scelta azzeccata soprattutto a livello radiofonico, dando così modo all’artista di farsi conoscere ulteriormente.
Tags: Beba, Meno male, rap italiano, recensione, willie peyote