- per Antonio Contu'
- in Recensioni
- on 15/01/2021

“622” è il titolo del primo extended play di Boreale, nonché il conteggio dei giorni che hanno caratterizzato questa sua nuova vita artistica: Alessandro Morini (suo vero nome), infatti, porta con sé un passato come membro dei Mary in June, alternative-punk band romana.
La svolta pop del cantautore capitolino passa dunque da questi cinque brani, caratterizzati da forti influenze urban: si parte con la radio friendly “Ogni tanto faccio un party” che racconta di una situazione esistenziale turbolenta, e che in “13 tagli” dovrà vedersela con un complicato e sfuggevole contesto sentimentale; “Autostima” è un pezzo che invita l’ascoltatore ad affrontare la vita con fermezza, mentre “La tua bocca” fotografa un momento caratterizzato da gioia e complicità: sentimenti che vanno salvaguardati perché destinati a terminare, come raccontato nella traccia di chiusura intitolata “Tienila stretta questa felicità”.
Un progetto accessibile ed orecchiabile, che spesso punta sull’intensità vocale del ritornello per aggiungere emotività alle liriche: “622” s’inserisce in un contesto discografico saturo, è vero, ma lo fa portando qualità ed esperienza, sempre apprezzate in certi contesti.
TRACCIA PREFERITA: LA TUA BOCCA
Tags: 622, Boreale, recensione