L’esordio in major di Brenno Itani è tanto inaspettato quanto interessante: “La promessa non mantenuta”, questo il titolo, è infatti la nuova scommessa di Thaurus, label tra le più potenti in Italia soprattutto in ambito rap.
Dieci brani, conditi da collaborazioni altisonanti (Ketama126 e Franco126 su tutti) e da produzioni all’avanguardia nel quale si respira facilmente anche una pregevole attitudine old school: Brenno Itani non vuole lasciare nulla al caso, dopo L’esordio poco fortunato da indipendente di cinque anni fa.
Il flow del rapper classe ’89 non presenta sbavature né troppe forzature, che invece tornano più veementi nella metrica dei testi: qualche incastro, infatti, risulta un pò troppo “chiamato”, e quasi mai portato al rafforzamento da extrabeat.
Le liriche, invece, sono mature e decisamente più interessanti: incontreremo critiche agli stereotipi della società moderna, pezzi spronativi, ma anche qualche brano caratterizzato da riflessioni sentimentali e svariati riferimenti alla sua Bologna, punto di partenza e d’ arrivo di molti dei suoi racconti.
Buon progetto: “La promessa non mantenuta” non sancirà probabilmente la consacrazione di Brenno Itani, ma merita comunque credito per la qualità generale dell’album in linea con le aspettative.