- per Antonio Contu'
- in Recensioni
- on 27/10/2022

“Storie” è il nuovo progetto di Cal Birbanthe: musicista, compositore, cantautore e producer messinese. Ascoltando questo album pieno di storie di vita, legate soprattutto all’ambito dell’amore, ritorniamo ad apprezzare i sound anni ’90 “sporcati” da contaminazioni di musica elettronica, synth e accezioni indie pop tipiche dei giorni nostri.
“Erasmus” ci riporta proprio le vibes anni ’90 e mentre ci lasciamo trasportare dal ritmo avvolgente, Cal ci canta dei tradimenti che avvengono quando due persone sono lontane, avvallati dal detto “lontano dagli occhi, lontano dal cuore”, anche se difficilmente in questa epoca dettata dai social e dall’essere live 24 ore su 24 si riescono a fare cose di nascosto. Scivoliamo su sound più uggiosi ed invernali con “Calze”, in cui ci sentiamo quasi come sotto un fitto temporale, fisico e metaforico, mentre l’artista cerca di superare una delusione dettata da un amore che è iniziato tanto veloce quanto è finito: ma ormai non importa più, di lei rimangono solamente le calze rotte che potranno tranquillamente essere buttate.
“Storie” e “Tutte le volte” ci colpiscono a ritmo funky ed indie-rock, immergendoci nel flusso di coscienza di Cal che a tratti parla con sé stesso ed a tratti canta dritto dentro le nostre orecchie, mentre ci descrive tutte le sensazioni che un litigio, che sia con noi stessi o con gli altri, ci lascia addosso: quella patina di fatica e di malumore che riusciremo a scrollarci solo dopo un po’ di tempo.
“C’ho trent’anni e le mie lune sono tutte storte”: siamo arrivati a quel momento in cui l’amore riesce a sconvolgerci più dell’avventura di una notte, mentre ci troviamo ad agognare sempre di più quel sentimento che non sempre riconosciamo e puntiamo tutto sul “Domani” per rimediare ai nostri errori; “I wanna say” e “Mal di mare” ci portano invece in mondi inesplorati fino ad ora all’interno del disco, fatti di malinconia degli anni ’90 e di metriche riconducibili tanto all’ indie quanto alla trap.
Buona prova per Cal Birbanthe, che con “Storie” prende consapevolezza di sé e del suo passato musicale provando a cantarci assaggi della vita sentimentale altrui, e per noi è “tutto yep”.
TRACCIA PREFERITA: Mal di mare
Tags: Cal Birbanthe, recensione, Storie