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Canostra: Fare il morto a galla | Recensione | Primo Ascolto

Con il singolo “Fare il morto a galla”, uscito lo scorso 22 febbraio, i Canostra debuttano ufficialmente sul mercato discografico. Il gruppo è nato a Verona da poco (nel 2022), ma già da questo loro primo brano ci hanno lasciato un’impronta decisa dello stile che intendono adottare e che certamente caratterizzerà anche il loro primo EP, previsto su tutte le piattaforme digitali nei prossimi mesi.

La parola d’ordine è infatti “non convenzionale”: un aggettivo che potremmo appellare già a “Fare il morto a galla” per la sua durata di quasi 7 minuti, inusuale per un singolo d’esordio.
Dietro tale scelta, però, c’è una precisa logica, ovvero quella di invitare l’ascoltatore a vivere più intensamente i momenti della propria vita, prendendosi tutto il tempo necessario: solo allora essi resteranno per sempre dentro di noi.

Difatti, il testo della canzone ci parla di come il ricordo di certi attimi, ad esempio quelli dell’infanzia, possa davvero permetterti di mettere in standby le ansie del presente e di farti sentire, almeno per un attimo, contento e leggero, immerso nella nostalgia; Infine, per quanto riguarda le sonorità proposte dalla band, si spazia tra l’indie e il folk rock, un po’ alla Mumford & Sons se dovessimo azzardare un paragone piuttosto importante.

Ad ogni modo, proprio grazie alla proposta di una simile durata per un brano d’esordio, “Fare il morto a galla” è riuscito a mostraci già diverse caratteristiche dei Canostra, alimentando anche una certa curiosità per ciò che proporranno in futuro a partire dal già citato ed imminente EP.

TESTI
3.5/5
MUSICA
3.5/5
ORIGINALITA'
3.7/5

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Una risposta.

  1. Gi.nondice ha detto:

    Non convenzionali veramente! Aspettate i prossimi pezzi 🙂
    Stay tuned on #canostra

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