- per Antonio Contu'
- in Recensioni
- on 08/01/2022

Un’ondata di caldo improvviso ci assale, ed è tutto merito del nuovo esperimento del producer Canova: in “Benedetto l’inferno” l’artista ha unito due anime profondamente controverse, quelle di Gianna Nannini e di Rosa Chemical.
Il rock graffiante si amalgama così con il rap trasgressivo dando vita ad una vera e propria esplosione di sensualità ed eros, mentre una base incalzante e tetra ci porta dritto dentro l’inferno. La passione e la trasgressione sono le due parole chiave del nuovo singolo, quando l’inferno non è un luogo, ma è una persona che ci fa fare tutte le scelte sbagliate in nome di un amore carnale che esiste solamente quando si incrociano gli sguardi e si percepisce elettricità tra due persone che si incastrano perfettamente, anche se non dovrebbero. L’amore ossessivo, quasi una dipendenza, ci sconvolge completamente e ci fa abbandonare ogni sorta di senso logico, per abbracciare l’ignoto e fare un salto verso il vuoto, senza pensare a cosa succederà quando inevitabilmente cadremo rovinosamente a terra: non ci interessa, il buio ci circonda e vediamo solo quel bagliore nello sguardo del nostro amante, consapevoli che i nostri occhi dicono la stessa cosa.
L’improbabile coppia Nannini – Chemical rompe tutti gli schemi della realtà e ci trasporta in un luogo proibito, che ognuno di noi ha dentro la propria testa: quel posto chiuso a doppia mandata dentro il cervello, che non dovrà mai essere aperto perché potrebbe causare numerosi danni. Ma alla fine lo sappiamo, tutto ciò che è proibito non fa altro che attirarci sempre di più a sé, per quanto proviamo a combattere e resistere alle tentazioni, difficilmente riusciamo a voltargli del tutto le spalle ed è proprio questo quello che CanovA vuole farci ammettere: forse, a volte, cedere non è sinonimo di debolezza ma di grande desiderio.
La sperimentazione di CanovA continua a dare i suoi frutti e non ci resta che ringraziarlo per aver accoppiato due personalità diverse tra loro ma unite da un legame musicale indissolubile: non vediamo l’ora di ascoltare altre collaborazioni.
Tags: Benedetto l'inferno, Canova, GIANNA NANNINI, recensione, rosa chemical