Il secondo album di Carl Brave arriva a due anni di distanza da “Notti Brave”, progetto che lo ha consacrato come uno dei personaggi di maggiore spicco della musica urban e indie nostrana: “Coraggio” (che altro non è che il suo cognome) ha visto la luce lo scorso venerdì, in una settimana avara di uscite altisonanti.
Un prodotto molto lungo, che esula di parecchio dalle consuete durate degli album dei colleghi: nell’ora abbondante di musica sciorinata il buon Carlo continua a proporre il suo punto di vista scanzonato su cliché e mutamenti generazionali, lasciando spazio anche a traversìe sentimentali che vengono trattate con la medesima leggerezza.
Il livello è alto, senza alcun dubbio, e la proclività cantautorale dell’artista romano sembra essere in ascesa: brani come “Nuvole” e “Fratellì” danno spazio ad un apprezzabile e variegato stile narrativo, che pur trattando di argomenti contemporanei si rivela meno acerbo dei progetti passati.
Dal suo essere così disimpegnato non ne esce certo rafforzato il lato più emotivo di “Coraggio”: sono pochi i brani che arrivano nel profondo, ma questa è una peculiarità nota dei progetti dell’artista.
Poco rap, tanto pop e grande carica urban in questo nuovo progetto di Carl Brave: ci sono ancora margini per migliorare, è vero, ma alcuni spunti di carattere lirico ci lasciano davvero ben sperare.
TRACCIA PREFERITA: GLICINE