- per Antonio Contu'
- in Recensioni
- on 25/08/2021

Spesso, il miglior modo per comprendere il racconto di un viaggio, fisico e/o ideale che sia, è proprio quello di ascoltare attivamente ciò che l’altro interlocutore vuole comunicare. Questo è anche l’atteggiamento giusto da tenere nei confronti del nuovo album , intitolato “Rotte interrotte”, del producer e Dj romagnolo Alessandro “ToffoloMuzik” Zoffoli, in arte Cemento Atlantico.
Il progetto nasce dalla necessità dell’artista di sintetizzare musicalmente le esperienze vissute in numerosi posti come il Marocco, il Vietnam, il Perù, la Cambogia, la Colombia, l’India, e il Guatemala, con l’intento di dar vita non a un semplice album, ma a un “diario di Bordo” in grado di narrare e di far acquisire all’ascoltatore le innumerevoli esperienze sonoro-acustiche vissute durante tali viaggi.
“Rotte interrotte” è un album che racconta l’importanza di ricevere e di lasciarsi travolgere da qualsiasi stimolo, e lo fa nel modo più sincero possibile: catturando field recording e sample tratti dal patrimonio storico-socioculturale dei paesi visitati Cemento Atlantico dà vita a un progetto di nove tracce, nelle quali elementi etnomusicali tratti dalla natura, dalla storia, dai luoghi sacri e dalla strada si intersecano perfettamente a basi trip hop, dubstep e chillout, al fine di raccontare con una vasta eterogeneità di melodie, ritmiche ed effetti sonori le diverse realtà incontrate durante i suoi viaggi.
In ogni avventura si parte con il proprio bagaglio di conoscenze e competenze, le quali compenetrano, si scontano e si sovrappongono a quelle del paese ospitante, accrescendo in modo irripetibile la nostra persona. Questo è ciò che “Rotte Interrotte” vuol comunicarci: conoscere, sentire e scambiare esperienze, linguaggi e culture altrui è una delle più importanti vie d’accesso alla libertà individuale, alla presa di coscienza di sé e di ciò che ci circonda.
TRACCIA PREFERITA: Blade Runner Zero