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Cinque chiacchiere con… Allegramente Drammatica

Abbiamo intervistato pochi giorni fa la cantautrice Allegramente Drammatica, sbarcata recentemente sul mercato discografico con il singolo di debutto “Fuori dall’internet”.
Per approfondire la conoscenza dell’artista v’invitiamo a visitare il suo sito web, www.allegramentedrammatica.com

Ciao Tamara, benvenuta su Primo Ascolto.Da poche settimane è fuori il singolo “Fuori dall’internet”, che corrisponde al tuo debutto discografico in veste di solista. La stai vivendo come un esordio vero e proprio?

Buongiorno a voi, alle lettrici e ai lettori. Direi proprio di si per due motivi. Nel mio percorso artistico ho fatto davvero tante cose ma tutte o quasi, si sono fermate ad un passo dalla pubblicazione per qualche motivo, ed è anche per questo che ad un certo punto ho deciso di camminare da sola.
Inoltre il sound di Allegramente Drammatica è qualcosa di inaspettato anche per me, nel senso che non riesco e non voglio, inquadrarlo in un genere prestabilito; è diverso da tutto ciò che ho creato e cantato finora, per cui merita un inizio tutto suo. Mi sento un po’ come rinata e forse molto più autentica rispetto al passato.

Il progetto Allegramente Drammatica mette da subito in contrapposizione due personalità, che caratterizzano il tuo sound così come il tuo modo di affrontare la quotidianità. C’è n’è una prevalente, o credi che si equivalgano?

C’è sicuramente un equilibrio, a volte precario, tra le due componenti. Alcuni hanno criticato il mio nome dicendo fosse troppo lungo e poco incisivo, se vuoi fare la popstar devi avere un nome accattivante e immediato. Però, da quando mi è stato donato, più lo leggo e più mi rendo conto di quanto bene mi rappresenti.
Nella vita di tutti i giorni ho un certo humor, rido molto di me stessa, non mi prendo troppo sul serio, ma al tempo stesso sono molto collegata con la mia parte più cinica, disincantata, quella che ha subito un po’ troppo. Sono la classica persona che riesce a godersi un panorama mozzafiato con gioia ma al tempo stesso, essere consapevole che quel momento non tornerà più.

Il tuo primo singolo è anche una rilfessiva presa di posizione nei confronti del web, che condividiamo pienamente. Qual’è il tuo rapporto con la parte social di internet?

Voglio chiarire, io amo internet e alcuni social come Instagram e YouTube, li uso quotidianamente e sono per me una continua fonte di ispirazione. Con “Fuori dall’internet” ho voluto mettere in evidenza quello che non mi piace della cultura “internettiana”. Tutto ciò che nasce in rete, o nella società in genere, a parer mio non è né buono né cattivo ma ne diventa il riflesso. Le fake news, il complottismo, il distorcere temi importantissimi come il movimento body positive o quello della depressione, il pendere dalle labbra di autoproclamati guru, l’essere schiavi dei like, non sono altro che manifestazioni della società e forse della natura umana stessa. Non è quindi colpa del mezzo se gli aspetti più superficiali vincono sulla sostanza; probabilmente è una nostra mancanza, di pazienza, di attenzione, di concentrazione e focus. Oltre il fatto che forse non vogliamo accettare di non poter controllare tutto. Quello che davvero mi spaventa è la tendenza sempre più accentuata del vedere le cose solo in bianco o nero. Senza sfumature si perde la visione d’insieme, ma ogni cosa è a se stante non si può generalizzare. Inoltre mi sconcerta che si cambi di pensiero o bandiera in pochi minuti e la cosa passi del tutto inosservata, la coerenza è un valore molto importante per me.

La tua bio mette in evidenza una cultura musicale molto vasta, che siamo certi si ripercuoterà in maniera positiva sul tuo futuro discografico. A livello musicale, hai attualmente un modello d’ispirazione?

Ci sono delle band che apprezzo moltissimo da un paio di anni a questa parte. Se penso alla musica internazionale posso citarti i Daughter, Low Roar, Bon Iver, mentre guardando all’italia mi viene in mente La rappresentante di lista, Margherita Vicario e molte cantautrici italiane del panorama indie. Però ecco, non mi ispiro a nessuno in particolare. Vorrei scrivere cose altrettanto belle ed evocative ma quando mi trovo faccia a faccia con l’ispirazione è lei che comanda. Tira fuori da me tutte le influenze accumulate negli anni, i pensieri (quanto a seghe mentali non mi batte nessuno), le immagini e nasce tutto così, spontaneamente.

Chiudiamo l’intervista chiedendoti del tuo futuro artistico, sperando sia di buon auspicio: cosa dobbiamo aspettarci nei prossimi mesi da Allegramente Drammatica?

In ottobre uscirà “Mani intrecciate”, il secondo singolo, che ha una storia molto carina e che spero di poterti raccontare in un’altra intervista. Ovviamente arriveranno anche altre canzoni e non solo. Ho in mente un progetto molto grande che porterà l’attenzione sul bullismo, un tema a me molto caro. Se riuscirò a fare tutto come è scritto nella mia testa, sarà la chiusura di un cerchio e un modo per esorcizzare il mio dolore e spero anche quello di tante altre persone.

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