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Cinque chiacchiere con… Best Practice

Abbiamo intervistato i Best Practice, quartetto urban/hip-hop da Milano che ha appena pubblicato “Dove”, il  terzo singolo del loro breve, fin qui, percorso discografico.

Benvenuti su Primo Ascolto, ragazzi. Conosciamo poco dei Best Practice, ed anche se il vostro progetto artistico è discograficamente ai primordi è evidente che avete già avuto a che fare con il mondo della musica: presentatevi.

Siamo quattro musicisti milanesi con background abbastanza differenti ma accomunati da una passione smisurata per la musica, con cui tutti lavoriamo: chi come insegnante, chi come performer, chi come producer. Nei Best Practice si fondono tutte le nostre influenze artistiche, rielaborate in un misto di hip-hop, Funky, trap, EDM.

In “Dove” si narra di un contesto esistenziale difficile, che ha portato non poche difficoltà nel rapportarsi col mondo esterno: in quale luogo è emersa e si è sviluppata questa inquietudine?

Non è tanto un luogo fisico quanto un momento. “Dove” parla di crescita, scoperta e disillusione. Tutti viviamo situazioni difficili, pressioni e aspettative sociali o familiari. A volte ti guardi intorno e ti chiedi: dove sono finito? Il mondo fa davvero così schifo?

A proposito di rapporti umani, quanto ha influito la pandemia sullo sviluppo di un progetto come il vostro, che fino poco tempo fa era allo stato embrionale?

Purtroppo, come tutte le band, questa pandemia ci ha costretto ad interrompere l’attività live, con cui stavamo cercando di farci strada nell’ambiente musicale milanese suonando la nostra musica. Avevamo già in mente un progetto discografico e questa situazione ci ha dato modo, volendo guardare il lato positivo, di dedicarvi il giusto tempo.

State facendo coesistere tutto ciò che sta funzionando nel mercato discografico, ovvero l’urban, l’hip-hop ed aggiungo personalmente anche la voce femminile: avete qualche modello d’ispirazione?

Il fatto che ognuno di noi venga da un percorso musicale differente rappresenta un’occasione per riuscire a far coesistere tutte le nostre influene, apparentemente incompatibili. Electro Deluxe, Anderson .Paak, Fabri Fibra ma anche Underworld o Ricky LeRoy sono alcuni degli artisti che hanno condizionato maggiormente i nostri gusti.

Siete partiti a razzo in questo 2021, con la release di tre singoli nel giro di pochi mesi: cos’altro avete in cantiere per il prossimo futuro?

Vorremmo continuare così! “Dove” è il terzo di cinque brani la cui uscita è in programma entro l’estate ed i cui artwork sono stati realizzati da differenti visual artists a cui abbiamo chiesto di rappresentare graficamente ciò che il brano gli suscitava. Stiamo già lavorando ad altri inediti e per l’estate abbiamo in cantiere alcuni featuring con altri rapper e cantanti.

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