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Cinque chiacchiere con… Nereo

Abbiamo intervistato il 35enne cantautore barese Nereo, da pochi giorni disponibile sulle principali piattaforme streaming con il singolo “Senza Voce“.

Buongiorno Daniele.
Antonello Venditti diceva che “Certi amori non finiscono”, frase probabilmente applicabile per raccontare il tuo rapporto con la musica. A cosa è dovuto il tuo lungo silenzio dopo un avvio di carriera promettente?

Purtroppo, mi veniva spesso ribadito d’avere molto talento, ottime capacità di scrittura, ma credenziali insufficienti per poter andare avanti. Un’espressione piuttosto sibillina che, francamente, non ho mai capito. O forse sì, e ho sempre finto di non ricollegare l’affermazione alle raccomandazioni che imperversano in questo lato di mondo. La delusione mi ha portato a investire in altri ambiti. Durante il lockdown di marzo, la solitudine e il silenzio hanno fatto riaffiorare quelle passioni sopite.

La tua partecipazione ad “Amici” nel 2009 non ha avuto un lieto fine, ma può essere considerata un’esperienza formativa comunque appagante. A distanza di oltre 10 anni consiglieresti ad un’artista emergente la via del talent per provare a sfondare?

Penso siano sicuramente vetrine importanti, anche se ormai sono le stesse case discografiche o scopritori di talenti a servirsi della sovraesposizione mediatica di tali programmi televisivi per lanciare un prodotto. In ogni caso, senza polemica, sono sempre più convinto che artisti talentosi non sponsorizzati da etichette o grossi management non riescano a raggiungere quei palchi. Consiglio agli artisti di non lasciarsi manipolare, perché, purtroppo, il mercato detta le sorti del successo senza rispetto per la natura e per la storia del singolo.

Il tuo nuovissimo singolo “Senza voce” strizza l’occhio alla musica d’autore riuscendo comunque a mantenere un approccio urban. C’è qualche artista che può essere considerato la vera fonte d’ispirazione di Nereo?

Ho cercato di preservare la mia vena pop e di trasferire le mie idee, in quanto a parte musicale e letteraria, alla nostra modernità, per cui ritengo che l’arrangiamento sia perfettamente coerente con la volontà di contemporaneità del brano. Nella mia formazione vi sono soprattutto i riferimenti delle grandi voci della musica popolare italiana, inglese e americana, nelle linee della black music, del soul, del jazz, senza dimenticare le cadenze popolari a me care.

Il tuo album “Danze Cosmiche” è alle porte. Cosa puoi dirci di più su questo progetto?

L’album rappresenta una sintesi tra passato e presente, per cercare di dare un senso a vecchie melodie e nuove sfide. Il titolo si riferisce alla frase del testo di una delle canzoni, che si potranno ascoltare tra qualche tempo, con la quale tento di spiegare che, da sempre, la musica e il canto sono le forme di comunicazione favorite per mettere in relazione la mia individualità con l’universo tutto.

Chiudiamo con ambizioni ed aspettative: quali sono gli obiettivi (prettamente artistici) di Nereo per il 2021 ed oltre?

Spero solo che le mie canzoni possano essere apprezzate da più gente possibile. Non ho nessun tipo di velleità, anche se, ovviamente, sarei felicissimo se qualche addetto ai lavori potesse accorgersi del mio progetto, interessarsi e darmi consigli.

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