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Claudio Baglioni – In questa storia che è la mia [RECENSIONE]

Il sedicesimo capitolo della carriera discografica di Claudio Baglioni s’intiola “In questa storia che è la mia”, progetto reso pubblico lo scorso venerdì e composto da ben 20 inediti, tra intro, outro, interludi e tracce “normali”.
Un album che mantiene l’impronta più classica del cantautore romano, che non snatura il proprio stile nonostante il correre del tempo: a ben sette anni di distanza dall’ultima raccolta d’inediti Baglioni decide, saggiamente, di non cedere al fascino urban che caratterizza la maggior parte dei brani contemporanei, supportato dalla peculiare intensità vocale che da sempre lo accompagna.
Troverete brani nostalgici (“Gli anni più belli”), malinconici (“Mal d’amore”) e di speranza (“In un mondo nuovo”), ma sarà la passione il sentimento portante di questo progetto: “Come ti dirò” e “Dodici note” mettono in evidenza il lato più romantico di Claudio, costantemente spalleggiato da arrangiamenti maestosi che impreziosiscono le liriche.
Con “In questa storia che è la mia” Baglioni arricchisce la musica italiana di un progetto di forte spessore musicologico, grazie ad un prodotto dalla durata insolita (quasi 80 minuti) che mette in evidenza la brama d’esprimersi dell’artista: è vero, Claudio è rimasto nella zona di confort, ma lo ha fatto con maestria, destrezza e padronanza, abilità che gli hanno permesso di diventare uno dei personaggi più influenti del mondo musicale nostrano.

TRACCIA PREFERITA: PIOGGIA BLU

TESTI
4.2/5
MUSICA
4.2/5
ORIGINALITA'
3.5/5

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2 risposte

  1. Dario ha detto:

    Sono d’accordo sulla recensione, però a mio parere questo ultimo lavoro di Baglioni ha delle grandi musiche e dei testi meravigliosi, per non parlare degli arrangiamenti di Paolo Gianolio e Celso Valli, i quali (insieme a Baglioni) hanno sapientemente intrecciato le sonorità vere, acustiche ed elettriche alle sonorità dell’orchestra italiana del cinema (vedi “Dodici note”).
    Anche perché questo molto probabilmente, ahimè, sarà l’ultimo album di inediti di questo grande cantautore , e penso vada premiato con una valutazione maggiore.

  2. Paola ha detto:

    Un viaggio su strade già percorse, armonie già sentite, parole già cantate.. Tante sono le similitudini con canzoni di altri tempi e forse x me che lo seguo da sempre è stata un po’ una delusione. Vero è che se questo lavoro doveva essere una storia “che è un po’ la sua” ed un po’ la nostra di fan va bene così, bentornato comunque Maestro.. E “come dirti che ti amo ti amavo e ti amerò”? lo so… Continuando ad ascoltati. Grazie Cla

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