- per Antonio Contu'
- in Recensioni
- on 05/11/2020

Ad un anno è mezzo dall’uscita di “Acquario”, suo primo album ufficiale, CoCo (aka Corrado Migliaro) ha pubblicato una nuova raccolta d’inediti dal titolo “Floridiana”, contenente ben 14 brani ed edito per Island Records / Universal.
Una sorta di proseguimento naturale del progetto precedente, ma con una maggiore sperimentazione musicale: lo si nota fin dall’approccio iniziale, una funky vaporwave velatamente anni ’80 ma che profuma di freschezza; e le conferme non tarderanno ad arrivare, visto che sin dal brano successivo, “Las Vegas”, Corrado si propone su melodie a metà tra new wave e pop più incalzante. Attenzione, il rap non sarà accantonato, anzi: CoCo può essere definito uno degli artisti nostrani più capaci nel miscelare la propria proclività r’n’b e soul con l’hip-hop più classico, anche se la spontaneità dei testi risente in alcune occasioni di rime troppo agiate.
C’è come sempre tanta introspezione emotiva e sentimentale nelle liriche dell’artista campano, che racconta ma soprattutto riflette: lo si evince dai rimpianti di “Aeroporto”, dalle scuse di “Compleanno” o dalle intime ponderazioni di “Eredità” con Luchè, dal quale però ci aspettavamo una strofa invece che una doppia nel ritornello.
Non è ancora chiaro quale sia il percorso artistico che CoCo vuole intraprendere, e forse questa è proprio la parte più affascinante dei suoi progetti: “Floridiana” non è la consacrazione, ma di certo un buonissimo lavoro di transizione.
TRACCIA PREFERITA: SBAGLIARE
Tags: Coco, Floridiana, rap italiano, recensione