- per Antonio Contu'
- in Recensioni
- on 30/05/2022

“Essere liberi”, brano rilasciato per Carosello Record che anticipa l’omonimo tour estivo di Coez, è il nuovo inedito del cantautore romano, e contiene dentro di sé dei sentimenti contrastanti riguardo la sensazione di solitudine: a volte forzata e a volte ricercata e scelta, ma comunque sempre un sentorea dolce amaro che si sposa con il sound delicato ed orecchiabile, proposto dalla produzione di Sick Luke insieme a Sine.
“Rispondi bene a chi ti chiede come stai, ma oggi è meno vero che mai”: dopo aver passato dei periodi completamente isolati, senza la possibilità di vedere nessuno, è strano tornare alla normalità cercando di fare finta che la situazione di disagio precedente non sia mai esistita. La solitudine che abbiamo provato ci ha profondamente cambiato e quasi non ricordiamo più cosa voglia dire condividere i nostri pensieri e le nostre sensazioni con altre persone: ci sentiamo più inadeguati che mai e, nonostante gli sforzi, ancora più spaventati dai legami e sempre più restii a fidarsi degli altri.
“Se mi cercassi dentro, troveresti il vento delle porte che stiamo sbattendo”, ci canta Coez: il vuoto che proviamo è difficile da spiegare, preferiamo rimanere soli con i nostri pensieri invece di provare a rimetterci in gioco e recuperare quello che, lentamente, abbiamo lasciato andare. Abbiamo perso treni per paura di non ricordarci più come si prendono, illudendoci che questa solitudine faccia del male solo a noi: questo è il prezzo per essere completamente liberi, che ci consente di non essere dipendenti da nessuno. Ma la natura umana è proprio quella di condividere la vita con le persone che amiamo, e per quanto la libertà sia una sensazione positiva, a volte avere dei confini ci aiuta a ridimensionarci.
“Essere liberi” è sicuramente uno di quei brani da ascoltare con gli accendini accesi, che si muovono a tempo con la melodia del brano: Coez si riconferma uno degli artisti italiani più efficaci nella descrizione dei sentimenti umani.
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