- per Antonio Contu'
- in Recensioni
- on 05/06/2023

A due anni dal loro debutto discografico con “Restiamo vicini”, i COMRAD hanno rilasciato un nuovo EP: “Placenta” è infatti disponibile dallo scorso 12 maggio, edito per Kallax Records.
Il nuovo progetto della band pugliese mantiene le peculiarità mostrate nel progetto d’esordio: breve durata (circa 10 minuti) ed una forte attitudine punk rock, con digressioni hardcore sciorinate dal cantato quasi costantemente urlato del frontman Giò Sada, che i più attenti ricorderanno come protagonista (e vincitore) della nona edizione del noto talent X-Factor, nel 2015.
Le cinque tracce di “Placenta” si mantengono adrenaliniche per tutta la durata dell’extended play, grazie ad sound robusto e sostenuto che propone soluzioni efficaci nella struttura dei brani: i COMRAD sanno suonare fottutamente bene, ma ciò si palesava fin dal debutto.
A mio avviso uno dei punti di forza del lavoro sono i testi, lontani dai cliché che il punk italiano ha sdoganato, tra i suoi alti e bassi, nel corso degli anni, : “Camaleonte”, ad esempio, esprime desiderio di confondersi e adattarsi a diverse situazioni, mentre in “Il Fondo” si lascia andare chi desidera partire, per evitare il protrarsi di ulteriori sofferenze. “Cado Morbido” è forse il pezzo con il messaggio più positivo, che racconta i benefici sorti da un incontro, mentre “Apriremo Porte” narra la volontà dell’autore di lasciarsi alle spalle ciò che ci nasconde; chiude “In Orbita”, brano che esprime il desiderio di condividere mondi lontani e nuove prospettive.
Insomma, il nuovo lavoro dei COMRAD esplora emozioni, cambiamenti personali, desideri di libertà e connessione con gli altri, scuotendo il fruitore finale grazie alla propensione strong delle sonorità e della linea vocale: “Placenta” mette in mostra una band molto interessante, che non faticherà a farsi notare durante l’attività live.
Tags: COMRAD, Placenta, recensione