- per Antonio Contu'
- in Recensioni
- on 15/03/2020

A distanza di circa quattro mesi dal primo capitolo di “Ritratto post diploma”, riecco Pierfrancesco Cordio con il sequel del lavoro che ha visto la luce lo scorso novembre: cinque nuovi brani della durata di circa venti minuti, a chiudere un progetto meritevole di un degno proseguimento.
Prodotto curato ed impeccabile, che non fa altro che confermare quanto di buono emerso nei precedenti lavori dell’artista catanese: l’ombra del padre artistico Ermal Meta sul progetto si perceipsce anche in questa occasione, dove nulla viene lasciato al caso.
Le liriche del 25enne cantautore spaziano in maniera elegante ed introspettiva tra emotive nostalgie e storytelling sentimentali, dando vita a dei brani profondi ma che peccano in alcuni casi di retorica: oramai “Ci sono più cantanti che stelle”, come riporta l’artista nella traccia “Musica su Marte”, e per emergere in maniera definitiva bisogna saper innovare.
Aspettiamo il prossimo progetto, che con le giuste accortezze può portare l’artista alla consacrazione definitiva.
TRACCIA PREFERITA: FUORI DAL BLUES
Tags: cordio, recensione, ritatti post diploma