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Cris Geco – È gratis – Mixtape [RECENSIONE]

Cris Geco, rapper avellinese classe 1991, già dai tempi de “La tribù Degli Arlecchini” era riuscito a creare un ritratto amaro del nostro paese. Nel primo capitolo del suo nuovo lavoro intitolato “Non è gratis – Mixtape” continua a utilizzare l’ironia per descrivere i problemi della società, ispirandosi anche a film e telefilm di successo.
Nell’intro, “Dall’Alba al Tramonto”, utilizza la trama di Breaking Bad e racconta la storia di un professore di chimica malato di cancro, con una situazione familiare complessa; in “Basta Fingere” esterna le proprie delusioni: preso dallo sconforto iniziale, nella seconda strofa accetta i dispiaceri della vita in maniera più coscienziosa, ed essendo consapevole delle difficoltà nel cambiare una società marcia, aumenta in lui il desiderio di scappare dall’Italia.
“Compà, Paranoie” alleggerisce la tensione dei brani iniziali: l’artista ammette di scrivere per sé e ignora chi si sente preso in causa dai suoi testi; “Non Mi Fermo” continua la trattazione dell’argomento precedente. La produzione si incupisce, le liriche vengono così valorizzate e viene dedicata qualche rima alla scena odierna di rapper poco impegnata a trattare temi sociali. “Io Non Vengo Dall’Underground” è un brano introspettivo con un titolo fuorviante: nelle strofe Cris racconta le sue esperienze passate, della musica che l’ha salvato da un futuro di omologazione e della realtà difficile del Sud.
L’artista crea un prodotto lontano dalle classifiche e dai trend del momento, dove viene descritta la quotidianità della famiglia tipica italiana: la musica è lo sfogo di Cris Geco, il quale spera che l’ascoltatore riesca a distrarsi a sua volta con i suoi dischi polemici ed allo stesso tempo speranzosi.

TRACCIA PREFERITA: Compà, paranoie

 

TESTI
3/5
MUSICA
3/5
ORIGINALITA'
3.2/5

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