- per Antonio Contu'
- in Recensioni
- on 15/01/2021

Cristian Grassilli ci propone “Presente”, un disco maturo e ben pensato: un inno alla rivincita personale e di denuncia sociale. Ascoltandolo non si può che riflettere sulla vita e le sue sfide, giuste e ingiuste. Il messaggio alla base è di speranza, nel tentativo di ribadire quanto non sia mai troppo tardi per ritrovare se stessi e concedersi una seconda possibilità.
Non aspettare il domani, non farsi abbracciare dall’indecisione, non lasciare i sogni a metà è l’unica ricetta alla propria felicità.
Un disco che si divide in dieci tracce dai toni tenui e cullanti sapientemente pensati, composto di strumenti acustici arrangiati da Lorenzo Mantovani. Musiche semplici e vere arricchite dall’uso del piano in ‘Grazie fin qui’ o ancora del violino in ‘riparare’.
Si tratta di un progetto musicale che racconta il rapporto dell’uomo con il tempo, la gratitudine, l’amicizia e il perdono verso se stessi. Un invito alla consapevolezza di sé nel presente imparando a privarsi del superfluo e dell’ansia verso l’indomani.
Un lavoro fatto di testi ponderati e studiati, in cui emerge la capacità del cantautore emiliano nel raccontare la vita: soggetto principe l’uomo smarrito, che è riuscito a rialzarsi e darsi una seconda chance, ma anche la condanna di una società preimpostata fatta di ritmi e scadenze pressanti che frena qualsiasi pensiero contro corrente e che impone la rinuncia a sognare.
In “Non rimandare a domani” il messaggio è chiaro: siamo tutti figli dell’indecisione, abbiamo messo da parte i nostri sogni e siamo tutti un po’ infelici. Cristian ci parla così di un uomo confuso, un po’ perso o semplicemente ingiusta vittima di un mondo crudele che non si ferma nemmeno davanti a “mille volti”, una ballata di denuncia alle ingiustizie della povertà. O ancora “perle ai porci” e quel malsano rapporto con il “Dio denaro”, vero padrone del nostro tempo che ci distacca dalle piccole cose e spesso definisce chi siamo.
Pensieri, sensazioni, emozioni, sensi di colpa e perché no malattie di un’epoca che spesso nasconde e schiaccia le persone.
Cristian in questo disco al contrario ci insegna che è sempre un buon momento per fermarsi e perdonarci, per parlare, per guarire. Non esiste una meta esiste un percorso dove tutto è giusto e nulla è sbagliato proprio perché il più forte è colui che sa perdere. “Non esistono perdenti se si sa dare un nome ai sentimenti. Bisogna reimparare a farsi una carezza e dare al cuore ciò che conta” per essere finalmente di nuovo “presente”.
TRACCIA PREFERITA: I MILLE VOLTI
Tags: Cristian Grassilli, Presente, Vera pelle