- per Antonio Contu'
- in Recensioni
- on 26/04/2022

“Il signore del bosco” è il nuovo singolo di Dardust e Massimo Pericolo, uscito il 15 aprile. Il titolo, decisamente emblematico, prende il nome dal personaggio creato dalla fantasia di Alessandro Vanetti, vero nome di MP: una figura ideologica di cui parlò per la prima volta nel brano “Totoro”, il cui nome fu scelto come titolo del suo libro uscito nel 2021, e che rappresenta il “Dio” degli ultimi, i ragazzi di provincia senza possibilità, senza reali sbocchi professionali o sociali.
Massimo Pericolo si è sempre identificato alla perfezione con la descrizione del giovane di provincia desideroso di abbandonare il nido Natale per inseguire i propri desideri, per quanto grandi fossero.
A poco a poco, come da lui stesso dichiarato, è arrivato a identificarsi proprio nel “Signore del Bosco”, perché oggi i giovani possono ispirarsi a lui in primis per seguire i propri sogni e crederci fino in fondo, prendendolo come modello d’ispirazione. La produzione di Dardust è il vero tocco di classe di questo brano: l’interesse comune dei due artisti per le arti marziali e la cultura orientale ha dato vita ad una sinergia unica, capace di creare una melodia soave e onirica perfettamente sposata alla voce rabbiosa e calda di Vanetti.
Le sonorità sono apertamente ispirate a quelle dei lavori di Joe Hisaishi, compositore di molte colonne sonore dei film d’animazione di Hayao Miyazaki, pellicole di cui i due artisti sono grandi appassionati.
“Il signore del bosco” è un brano sperimentale e decisamente d’impatto, capace di stupire per scelte artistiche lontane dal mainstream e totalmente coerenti con le influenze e gli stili dei due artisti.
Tags: Dardust, Il signore del bosco, Massimo Pericolo, rap italiano, recensione