- per Antonio Contu'
- in Recensioni
- on 15/01/2021

“Look” è il titolo dell’ album di debutto di Dariush, producer trevigiano di origini iraniane e inglesi: un disco composto da nove tracce, e impreziosito dalla collaborazione artistica di Molley May per la parte illustrativa del progetto.
Un lavoro sicuramente interessante e piuttosto complesso, in cui emerge con forza l’intimità di un artista controcorrente e all’avanguardia: in “Look” vengono racchiusi umori e flussi di coscienza piuttosto tormentati, alternati da momenti di pace e serenità scanditi da suoni digitali pieni e caldi, mescolati a loro volta da un’idea di hip-hop moderna.
Tecnicamente Dariush pare più dedito allo spoken word piuttosto che al rap, con risultato finale la sensazione di essere trasportati in maniera immediata nella sua testa: liriche astratte, nude, ricche di paure e desideri, sogni e realtà, ricordi e domande, come avviene ad esempio in “Mercoledì”; Ma anche dolcezza e tranquillità, miste a malinconia e lontananza (“Ritrovato”).
La vita è quasi sempre al centro del suo album, tant’è che la sensazione è quella di farne parte: grande è la capacità di raccontare e mescolare esperienze e sensazioni, delusioni e futuro.
“Look” è un album d’ascoltare ad occhi chiusi, che ha bisogno di tempo e il giusto atteggiamento per essere compreso: Dariush si propone sulla scena con un progetto nuovo ed insolito, che vuole e merita un pubblico fresco e sensibile.
Un giovane talento, che merita di essere capito.
TRACCIA PREFERITA: MERCOLEDÌ
Tags: Dariush, Look, recensione