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Degà – Golden hour [RECENSIONE]

Gaetano Marrone aka Degà, artista eclettico e dalla spiccata sensibilità, ci offre il suo primo EP, composto da quattro brani ricchi di significato e permeati di emozioni.
“Golden Hour”, questo il titolo del progetto, prende spunto, ovviamente, dalla famosissima ”ora d’oro” in cui l’arrivo del tramonto tinge l’orizzonte di atmosfere di colori variopinti, risvegliando la nostra sensibilità più profonda.
Le sonorità spaziano dal funk al chill, dall’indie alle influenze provenienti dalla musica pop: insomma, un “melting pot” di musica ed emozioni dove la passione la fa da padrone, risultando centrale in ogni pezzo: da “Cola Di Rienzo”, dove gli amori del passato vengono ricordati con nostalgia e una punta di pentimento, a “Murakami”, una storia romantica raccontata attraverso la delicatezza unica dei testi di Degà, capace di tingere di mille sfumature un sentimento dallo spettro altrettanto ampio. “Satellite vietnamita” è invece un viaggio onirico attraverso l’universo per esaltare l’amore per la propria partner, con il desiderio di sentirsi liberi e immortali nel mondo, esclusivamente attraverso la potenza del sentimento.
Chiude l’EP “Dove finisce il giorno”, canzone di speranza dal ritmo funk dove si desidera la fine di un ipotetico “brutto periodo” che ognuno, in un modo o nell’altro, vive nella sua esistenza: l’energia che trasuda dalle note deriva proprio dalla potenza che regala il momento in cui questo nostro disagio termina, facendo tornare il sorriso e la gioia che con il tempo si sono persi, superando ogni dolore.
Degà rappresenta l’abilità di raccontare con delicatezza e incisività la potenza di quelle emozioni che ci rendono realmente umani, ammaliando grazie alle carezze di una voce vibrante e profondamente ispirata.

TRACCIA PREFERITA: Dove finisce il giorno

 

TESTI
3.7/5
MUSICA
3.2/5
ORIGINALITA'
3.5/5

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