- per Antonio Contu'
- in Recensioni
- on 06/10/2021

Desperado Rain è un rapper italo marocchino, fondatore, assieme a Paziest, di Atelier 71, una label indipendente che produce black music. Dopo aver lasciato il Marocco e vissuto oltreoceano, da qualche anno si è stabilito a Milano, città che gli ha permesso di creare i contatti utili per poter fare della musica la sua professione. Il percorso artistico del rapper comincia nel 2009, pubblicando mixtape ed EP in maniera indipendente, poi, lo scorso anno, grazie all’uscita di “P48” e del joint album assieme a Paziest intitolato “PAZI + RAIN”, è riuscito a migliorare notevolmente la qualità dei suoi lavori, mantenendo inalterati i suoi punti di forza, ovvero le sonorità che abbracciano l’universo della musica black, con un occhio di riguardo al rap old school, e uno stile influenzato dalla golden age degli anni ’90.
“Babylon Rosso Fuego” rappresenta un cambiamento significativo rispetto a quanto appena detto. Il nuovo singolo, che anticipa il disco “Le Avventure di Victor Sugo”, è caratterizzato da un forte utilizzo dell’autotune, una produzione trap e una metrica in linea con gli standard attuali. Per quanto riguarda il testo, invece, troviamo la medesima cura e attenzione già viste in passato. Nelle strofe l’artista racconta le difficoltà nel raggiungere gli obiettivi prefissati, svelando alcuni misteri riguardanti il suo passato, mettendo in luce la propria caparbietà anche quando sembra impossibile riuscire a realizzarsi professionalmente.
Questo cambio di direzione lascia perplessi, finora le produzioni variegate e lontane dalle mode sono state senza alcun dubbio il suo miglior tratto distintivo, e questa omologazione non convince totalmente. La speranza è che nel prossimo progetto ci sia spazio per il Desperado Rain che da più un decennio cerca di differenziarsi da chiunque, ma al momento le informazioni a riguardo sono poche e quindi non ci resta che attendere la prossima mossa del rapper.