- per Antonio Contu'
- in Recensioni
- on 08/09/2021

Loris Malaguti, in arte DJ Gengis, è tra i disc jokey italiani più forti e conosciuti. Dopo essersi distinto nei primi anni 2000 in diversi contest per DJ, nel 2005 produce l’intro di “Non Dormire” di Noyz Narcos, creando con lui un sodalizio che resiste tutt’ora. Proprio assieme a Noyz realizzò i due “Best Out Mixtape”, coinvolgendo oltre al collettivo romano del Truceklan anche rapper provenienti dal resto d’Italia.
L’attitudine da mixtape ha sempre contraddistinto i progetti di Dj Gengis, assente dalla scena dal 2013, e in questo nuovo album intitolato “Beat Coin” sono stati invitati a partecipare rapper (e non) di diverse generazioni e dagli stili differenti. Le produzioni spaziano dalla trap di “Una volta sola” all’indie di “Un’altra brasca”, passando per il rap più classico di “Ready 4 War” e “Non lo so”; le tracce hanno atmosfere diverse l’una dall’altra, conferendo dinamicità all’intero prodotto che scorre senza particolari problemi, ma non riesce a brillare come dovrebbe. Tracce come “Non lo so” o “Come e quando” colpiscono più per gli ospiti chiamati che per il comparto sonoro. Sentire Nerone rappare assieme a Danno o Franco 126 duettare con Neffa è insolito e originale, peccato che le produzioni siano piuttosto anonime.
“Beat Coin” è un disco con tante buone intuizioni, ma non riesce a distinguersi dai lavori pubblicati settimanalmente. Il Dj romano ha svolto l’intero lavoro senza uscire dalla propria zona di comfort, manca il salto di qualità che ci si aspetterebbe da un nome del suo calibro dopo tanti anni di silenzio. Dischi come “Obe” hanno mostrato la forza di un producer album: le sperimentazioni sonore ormai sono accettate dal pubblico di tutte le età, e proprio la mancanza di innovazione è l’aspetto che più penalizza il progetto.
TRACCIA PREFERITA: Ready 4 War
Tags: Beat coin, Dj Gengis, rap italiano, recensione