- per Antonio Contu'
- in Recensioni
- on 06/05/2021

Se qualcuno negli ultimi anni si fosse domandato che fine avesse fatto il rap italiano può trovare risposte concrete in “Djungle”, l’album del producer salernitano TY1.
Una giungla di artisti, di suoni, di sample, di strade diverse che si incontrano in questo ambizioso progetto di un artista che calca la scena italiana dalla fine degli anni ’90.
Ben 24 artisti si alternano e si affiancano nel corso delle 14 tracce che compongono il disco, ripercorrendo diverse epoche del rap italiano. Dai piú old school come Neffa, passando per i “monumenti” Marracash, Jake La Furia e Guè Pequeno, fino ad arrivare alle nuove leve Capo Plaza, Geolier, Paky e tanti altri.
Le produzioni accompagnano perfettamente le poliedricità dei diversi artisti, come se fossero vestiti tagliati e cuciti su misura da un abile sarto per loro.
Skretch e sample classics in quattro quarti si alternano a bassi e drums elettronici, con cambi di velocità e di ritmo che donano dinamicitá all’album.
Oltre ad augurarvi un buon ascolto possiamo aggiungere, citando l’autocitazione di Marracash che apre l’album, “Welcome to the Djungle”: benvenuti nel mondo di TY1, “tra serpenti, volpi e leoni”.
TRACCIA PREFERITA: Amy (feat. Rkomi)