- per Antonio Contu'
- in Recensioni
- on 14/04/2021

Dr. Gimmy è il nome d’arte di Gianmarco Pirro, chitarrista, polistrumentista e membro fondatore della band rock milanese Linea. Registrato e prodotto interamente in casa sua tranne che per la canzone “Un’occasione in più”, “Personal” è un progetto solista, perciò suonato interamente da lui e dal batterista e percussionista Jimmy Nobody.
I brani riprendono il genere del Brit Rock, di cui Dr. Gimmy dichiara di essere un grande fan; in effetti, si tratta prevalentemente di ballate più o meno vivaci che affrontano diversi temi, quali la denuncia di una società iper-individualizzata in “La mia generazione”, il fatto che noi stessi siamo i fautori del nostro destino (“Un’occasione in più”), la gratitudine verso eroi di tutti i giorni che faticano ad essere riconosciuti (“Chernobyl 86”), oppure la politica (“Il manichino stupido”).
Altri pezzi ci parlano forse più prettamente dell’artista che li ha creati, come “Sognare per vivere, vivere per sognare”; “Abbiamo perso con Pelé”, che racconta della gioventù di un ragazzo italiano; “Una canzone”, che affronta il tema del processo di composizione; “La mia America”, in cui gli Stati Uniti sembrano essere una grossa metafora per la musica, che libera l’artista così come si pensava che una vita negli USA potesse fare, oppure “Un amore malato”.
La volontà di avvicinare il pubblico italiano al Brit Rock è sicuramente ammirabile, come anche la spontaneità e la genuinità veicolate da “Personal”; tuttavia, si nota particolarmente l’elaborazione dell’album in un contesto più rilassato rispetto ad uno studio di registrazione, data la ripetitività della struttura dei brani e una redazione dei testi non molto pensata.
TRACCIA PREFERITA: La mia generazione
Tags: Dr. Gimmy, Personal, recensione