- per Antonio Contu'
- in Recensioni
- on 14/10/2021

Chiunque stia seguendo la nuova edizione di X-Factor non può non aver notato l’esibizione di Edoardo Borghini, che durante le Auditions ha portato davanti ai giudici il suo brano “Dudu”, divertendo e convincendo. Ciò che ha colpito subito sia dell’artista che della sua musica è senza dubbio il fatto di non aver paura delle critiche, il suo sentirsi libero di esprimere la propria musicalità e la propria ironia satirico-filosofica. Ma chi è Edoardo Borghini? È un artista livornese che, prima di accedere al talent, ha partecipato a diversi concorsi canori; la sua discografia, inoltre, annovera molti singoli ed un album, pubblicato nel 2014. Edoardo è così, libero e, per certi versi, anche sfacciato, ma è questa la lingua che parla la sua musica.
L’8 Ottobre di quest’anno l’artista ha rilasciato un nuovo inedito, intitolato “Grazie a pesto”. L’ironia retrostante ai suoi lavori è qui ancora manifesta: giochi di parole (come dimostra il titolo stesso del nuovo singolo) e riferimenti sonori e testuali (come il “dududà” finale) non fanno altro che delineare il profilo di un autore che si esprime come vuole, senza soffocarsi in restrizioni e limitazioni di genere. La musica lo accompagna e lo asseconda in questo suo gioco artistico, ma in modo consapevole: nonostante il disegno melodico e lirico del nuovo inedito si presenti strutturato in maniera semplice, il tessuto su cui adagia è d’impianto electro-pop con richiami al funky e al fusion, implementato da trovate armoniche di grande efficacia sull’ascoltatore. La versatilità di questo brano è il suo punto di forza: I numerosi richiami alla musica del passato (italiana e non) non appesantiscono lo scorrere del brano, ma anzi rendono “Grazie a pesto” un singolo originale e piacevole nella sua leggerezza.
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