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EDOARDO BORGHINI – SEI [RECENSIONE]

“Sei” è il titolo del brano che segna il ritorno sul mercato discografico del cantautore livornese Edoardo Borghini, a distanza di un anno dalla release del singolo “Dudu” e a sei dall’uscita dell’ultima raccolta d’inediti, intitolata “Fumare per noia”. 
Per questo progetto Borghini sembra proseguire sulla linea tracciata dal brano uscito intorno alla fine dello scorso anno, e caratterizzato da una spiccata attitudine ironica a tratti nosense e apertamente delirante: la “panna-cozza” viene resa l’elemento più bizzarro del brano fin dalla cover, ed è la chiave per farci immergere in tematiche surreali condite da una lucida pazzìa; a rendere ancora più intrigante il prodotto ci penseranno synth ed effetti a dir poco originali, che riescono a dare vita ad un lavoro unico nel suo genere. 
La poliedricità dell’autore è tale da lasciarci spiazzati sin dal primo approccio, grazie allo sviluppo mai pronosticabile delle sonorità di “Sei”: il concentrato di generi e stili lascia spiazzati, ma rivela la genialità di Borghini nell’aprirci la porta su terreni melodici inesplorati. 
Un brano che rafforza l’hype sulle intenzioni future dell’cantautore, e che genera nell’ascoltatore una sorta di curiosità sul suo nuovo percorso artistico: resta da capire se Borghini voglia proseguire su questa proclività onirica, in cui può spaziare senza remori la sua e la nostra immaginazione. 
TESTI
3.2/5
MUSICA
3.7/5
ORIGINALITA'
4.2/5

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