- per Antonio Contu'
- in Recensioni
- on 17/02/2022

Le mode vanno e vengono, ma c’è qualcuno a cui non è mai interessato seguire le tendenze. Egreen, rapper di origini colombiane, è un portabandiera del rap underground e questa attitudine è riuscita a mantenerla costante nei suoi vent’anni di carriera, anche quando nel 2020 firmò per la Sony e pubblicò l’album “Fine Primo Tempo”.
Il disco, purtroppo, si dovette scontrare con la pandemia e con il conseguente annullamento dei concerti, privando il rapper della possibilità di pubblicizzare a dovere il suo ultimo progetto. Inoltre, una serie di problemi personali ha stremato ulteriormente l’artista, che dopo una pausa durata due anni torna con “Incubi”, il singolo che anticipa il suo nuovo album “Nicolás”.
Il brano si apre con le parole di Nas riprese dallo storico dissing a Jay-Z “Ether”, dopodiché una produzione dal sapore classico curata da Fid Mella lascia lo spazio a Egreen per raccontare con dovizia di particolari la sua vita da quando si innamorò del rap.
“Incubi” è uno sfogo di dieci minuti nel quale il rapper racconta la sua adolescenza, i traslochi fatti, le prese in giro per essere visto come un outsider a causa del rap, le amicizie strette e quelle finite, e dei drammi familiari che l’hanno segnato irrimediabilmente. È un fiume in piena di parole pesanti come mattoni, nel quale Egreen si mette a nudo come mai fatto prima e, a differenza dei colleghi, non nega i fallimenti.
Come affermato da Marracash durante la sua intervista assieme a Fabri Fibra a Basement Cafè, Egreen era l’unico rapper dal forte successo a non essere sotto contratto con una major. Le cose non hanno funzionato due anni fa, ma non è detto che in futuro la situazione non cambi. Ad ogni modo, major o no, attendiamo con impazienza un altro disco che ci riporti “allo stereo e le cassette, col calendario che segna 2037”.
Tags: egreen, Incubi, rap italiano, recensione