- per Antonio Contu'
- in Recensioni
- on 06/03/2021

Prodotto da Giuseppe Spinelli ed edito dalla label Saar Records, è fuori dal 12 febbraio “La mia valigia”, il primo disco di Emilio Carrino.
Undici tracce confezionate con i migliori intenti pop e che ruotano intorno all’ animo umano, dove i veri protagonisti sono i sentimenti, perfettamente accordati alla voce melodica dell’ artista napoletano.
La titletrack, ad esempio, parla di un lungo viaggio in divenire (ndr, “per riscattarmi se sarà inverno”);” Talking to the moon”, scritto e cantato in inglese, è invece un brano molto sofferto e sentito, dove chitarre, piano e synth si mescolano tra di loro fino alla completa immedesimazione dell’ ascoltatore con la musica (”but enough is enough. I don’t wanna wait for it to stop my heart trapped in this room”); questo pezzo, tra l’ altro, è stato per due giorni consecutivi nell’ambitissima Viral 50 di Spotify Italia, ed è accompagnato da un video diretto da Claudio D’Avascio, ispirato al film “The Eternal Sunshine of The Spotless Mind”.
”La signora felicità” mescola sapientemente pop e cantautorato con richiami al ragtime e alla musica elettronica, toccando con ironia un argomento complesso come la ricerca della felicità non come condizione permanente, ma fuggevole (cit. ”regala amore a chiunque le si proponga”).
”La mia valigia” si può considerare un’ ottimo debutto per l’autore partenopeo: la prospettiva è che posa far parlare di sé ben oltre i confini regionali, continuando a far leva sull’impellente necessità d’esprimersi.
TRACCIA PREFERITA: La signora felicità
Tags: Emilio Carrino, La mia valigia, recensione