
Fresco di un meritato terzo posto al Festival di Sanremo, Ermal Meta ha pubblicato il 12 marzo il suo nuovo album dal titolo “Tribù urbana”, edito dalla storica etichetta Mescal e distribuito da Sony Music.
Oltre al brano sanremese “Un milione di cose da dirti”, nelle restanti 10 tracce avremo a che fare con un disco prettamente pop capace di scavare nella profondità dei sentimenti, dall’amore all’abbandono, da racconti di vite difficili a sogni pieni di ottimismo.
Ermal canta e interpreta con le sue inconfondibili capacità vocali storie capaci di trascinare qualunque ascoltatore all’interno del suo mondo, ti toccarne le corde più sensibili, di farlo sentire protagonista di questo viaggio musicale.
Dal punto di vista del sound si notano una ricerca e un desiderio di uscire fuori dai propri schemi, sperimentando fino a toccare sonorità anni ’80 e sfumature di elettronica, come dimostrato da subito con il singolo “No Satisfaction” che ha anticipato l’uscita dell’album.
Grazie all’intensità e all’impatto dei brani, in questo disco sembrano trasparire l’obbiettivo e il desiderio di portare al più presto queste canzoni su un palco, per poterne condividere l’energia con un pubblico che si prospetta sempre più numeroso per questo talentoso artista.
TRACCIA PREFERITA: Stelle cadenti
testi: 3,5
musica: 3,8
originalità: 3,5
Tags: Ermal Meta, recensione, Tribù Urbana