- per Antonio Contu'
- in Recensioni
- on 21/09/2022

Eros Ramazzotti è quell’artista che senza dubbio non ha bisogno di presentazioni, anche perché il suo nuovo album, dal titolo “Battito infinito”, è il quindicesimo in studio della sua incredibile carriera, cominciata quasi 40 anni fa e mantenuta sempre ad un livello altissimo.
Il cantautore ritorna in scena in grande stile, con 12 tracce che compongono un album molto ben costruito. All’interno del disco sono presenti due featuring molto interessanti; il primo è “Sono”, con Alejandro Sanz: una collaborazione ovviamente non casuale, in quanto il progetto è stato rilasciato anche in lingua spagnola (con il titolo “Latido Infinito”), per far sì che anche il mercato discografico ispanofono possa apprezzarlo appieno.
Eros ci offre alcuni pezzi perfettamente il linea con il suo stile, romantico e profondamente legato ai sentimenti d’amore e affetto. Soprattutto i brani della seconda parte del disco come “Nessuno a parte noi”, “Ti dedico” o “Ogni volta che respiro” centrano in pieno il mood con cui spesso ci ha accompagnato l’artista: le dediche alla persona amata e le emozioni riversati nelle liriche colpiscono l’inconscio grazie al sapiente utilizzo di parole del cantautore. L’abilità di paroliere gioca molto a favore nella capacità di esprimere i propri sentimenti, spesso troppo complesse da definire con dei vocaboli.
Molto interessante è soprattutto, però, la prima parte dell’album: in queste tracce, infatti, vi sono riflessioni profonde e filosofiche riguardo alla vita, al mondo, all’esistenza e a come noi esseri viventi la affrontiamo, con le nostre sofferenze e le nostre gioie. In pezzi come “Eccezionali” o “Figli della terra” feat. Jovanotti il genere umano diventa protagonista assoluto ed elemento affascinante per la sua assoluta capacità di stupire anche sé stesso.
Eros Ramazzotti ha confermato nuovamente di essere uno degli artisti musicali più capaci e apprezzati della nostra scena italiana: “Battito infinito” si inserisce con onore nell’ampia discografia dell’artista romano, ricca di grandissimi successi.
Traccia preferita: “Figli della terra” feat. Jovanotti
6 risposte
Ed onestamente per musica e per il sound pazzesco che c’è in questo Cd anche un 5 stelle ci poteva stare benissimo.
Saluti.
Completamente in disaccordo con queste valutazioni. Ascoltate bene e leggete bene i testi che sono dei capolavori. Meritava 5 stelle per i testi; musica 4.5 e originalità 4/4.5. Prima di fare valutazioni bisogna ascoltare bene. Personale pensiero.
Questo è un Cd capolavoro in ogni sua forma.
Caro Luca, cinque stelle non le abbiamo mai date in vita nostra, solo Vinicio Capossela si è avvicinato. Probabilmente abbiamo una concezione diversa relativa al valore del testo.
Partiamo dal presupposto che non era un attacco nei confronti tuoi o della tua recensione. Capisco che quando si scrive poi da fastidio che qualcuno dica la sua anche diversamente dalla propria. Di certo non stai parlando con chi non capisce nulla di musica se questo che alludi al termine del tuo commento. Rispetto il tuo giudizio (non lo condivido) ma credo che almeno 4 stelle le potevi dare alla musica così come all’originalità. 5 stelle difficile darle a chiunque e su questo non ci piove. Poi evidentemente tu hai la tua concezione così come non critico la scelta della tua preferita ma per quanto bella credo che ce ne siano ancora più belle. Ma lì è soggettiva la cosa ci mancherebbe. Ma in merito al valore dei testi non credo ci si possa dire qualcosa. Leggili e capirai. Cordiali saluti.
Probabilmente abbiamo un metro di giudizio differente, capita anche con i ragazzi che collaborano con Primo Ascolto, figuriamoci con utenti esterni. Ti assicuro che i testi gli abbiamo letti, e per gli standard che abbiamo sempre utilizzato meritano 8. Degustibus!
A presto
Sono d’accordo sulla valutazione. Anche 8.5 o 9 in alcuni brani. A presto è stato un piacere scambiare opinioni nel massimo rispetto. A presto!