- per Antonio Contu'
- in Recensioni
- on 22/01/2021

“Calliope” è il titolo del primo album di Gaetano Failla in arte Eta, che ci propone otto tracce con all’ interno due featuring. Iniziando l’ascolto ci apprestiamo ad incamminarci in un viaggio onirico alla scoperta dei pensieri dell’artista, in un susseguirsi di emozioni e sentimenti costantemente permeati dal leitmotiv dell’opera, l’amore, che con le sue infinite sfaccettature è il protagonista indiscusso delle tracce del progetto: fin dal pezzo d’apertura “Sembra facile”, infatti, viene raccontata la libertà dai brutti pensieri donata dalla presenza della propria amata nella vita, mentre in “Bella come” vengono enunciati la bellezza e lo splendore della prediletta; il sentimento si palesa anche nella titletrack, dove la ragazza amata è paragonata proprio alla musa dalla voce soave al centro di ogni pensiero dell’artista, ed in “Roma”, dove l’autore invita l’amante ad un viaggio metaforico e non solo, attraverso le città del mondo e i propri sentimenti.
Ogni singola traccia è caratterizzata da un’ottima varietà musicale, che pur mantenendo i connotati indie e rythm & blues riesce a proporre melodie differenti e multiformi.
Tra le peculiarità del progetto da segnalare alcuni inserimenti di testo in inglese, come nella stessa “Calliope”, o assoli di chitarra acustica in apertura del brano “Cosa mi resta”; convincono inoltre le distorsioni vocali utilizzate in brani come “Nuvole”, capaci d’imprimere una malia quasi surreale.
“Calliope” si rivela un prodotto piuttosto interessante, sopratutto dal punto di vista musicale; pecca leggermente nelle tematiche e nell’accessibilità dei testi, con rimandi a storie d’amore finite, riferimenti malinconici al passato o rotture mai superate del tutto.
TRACCIA PREFERITA: Nuvole
Tags: Calliope, Eta, recensione