- per Antonio Contu'
- in Recensioni
- on 30/03/2023

I FermoImmagine tornano in scena con il loro terzo album: “Io volai”. Questo progetto, il cui inizio dei lavori risale al 2018, porta con sé tutto il bagaglio emozionale vissuto dagli autori, in particolare in questi ultimi anni molto intensi.
Il titolo emblematico ci trasporta immediatamente nel mood del progetto: un viaggio onirico all’interno di riflessioni inconsce e profonde. Infatti fin dal primo brano “Verso casa” vengono analizzate le ponderazioni e i pensieri che sorgono guardando fuori dal finestrino dell’auto nel ritorno quotidiano verso casa, scavandosi dentro e scoprendo lati di sé anche sconosciuti: un carico emozionale intenso, che accompagna praticamente tutti i brani presenti nell’album.
Le tracce portano al loro interno una profondità intrinseca che trae linfa vitale da diverse tematiche: dalla serenità dopo un periodo molto negativo in “La speranza” alle riflessioni sulla diversità e il parallelismo nelle culture nel brano “Frontiere distratte”; dai ricordi dell’adolescenza risvegliati attraverso il ricordo di un effluvio ne “Il profumo dei tigli”, alle immagini evocative e intime del brano “Cantico”, altra perla che distingue il duo per originalità e profondità nella lavorazione. La cosa che salta all’orecchio fin dalle prime battute durante l’ascolto del long play è infatti la cura del dettaglio: ogni più piccola minuzia è curata e studiata profondamente per poter offrire un prodotto di indubbia qualità.
“Io volai” è un album in grado di avvicinare tanti nuovi ascoltatori al mondo dei FermoImmagine ed alla loro musica, e che riesce a stupire anche quel fruitore finale maggiormente abituato ai progetti mainstream.
Traccia preferita: “Ti racconterò”
Tags: FermoImmagine, Io volai, recensione