- per Antonio Contu'
- in Recensioni
- on 23/10/2021

Feryanto Demichelis è un pianista e compositore di origini indonesiane che, il 19 ottobre, ha rilasciato per l’etichetta Blue Spiral Records il suo nuovo progetto musicale intitolato “[Ai]- For Prepared Piano”.
Il suo approccio alla musica avviene assai precocemente, ossia a tre anni quando, con Maria Rezzo, iniziò a prendere lezioni per quello che diventerà il suo strumento, cioè il pianoforte; questa passione lo porterà poi, all’età di sei anni, a vincere il primo concorso a Stresa nella sua categoria. Negli anni seguenti partecipò a numerosissimi ed ulteriori concorsi italiani e internazionali, vincendo ben cinquanta premi assoluti come solista e in duo pianistico con Elisabetta Pitotto.
“[Ai]-for prepared piano” racchiude già nel titolo l’essenza stessa della ricerca sonoro-musicale affrontata da Feryanto in questo suo nuovo progetto: “Ai” è un termine giapponese che indica le infinite sfumature dell’amore, mentre “prepared piano” designa la particolare tecnica di cambiare il timbro e il suono del pianoforte inserendo vari oggetti tra le sue corde: un tema ampiamente affrontato nel mondo della musica, quindi, viene qui rimaneggiato in maniera nuova e diversa, attraverso una particolare sintesi tra la poetica sonora di due grandi compositori e le atmosfere minimaliste contemporanee.
Da Debussy, infatti, Feryanto eredita la concezione dell’opera d’arte come evento sonoro fatto di accenni, il quale lascia alla creatività dell’ascoltatore la libertà di ricondurlo a concetti precisi; da John Cage, invece, acquisisce l’idea che l’opera musicale possa farsi da sé, senza essere la conseguenza di un processo creativo strutturato e preconcepito. A tutto ciò si aggiunge una più aggiornata ricerca timbrica di grande eleganza e raffinatezza, che fanno di questo” [Ai]-For Prepared Piano” un prodotto completo e carico di significato e di amore, soprattutto nei confronti della musica e delle sue infinite possibilità di veicolare contenuti e sensazioni.
TRACCIA PREFERITA: Yugen
Tags: Feryanto, For prepared piano, recensione