- per Antonio Contu'
- in Novità
- on 02/06/2023

È uscito quest’oggi il nuovo singolo di Francesca Teriaca, “Lontano da te“, il terzo della sua giovane carriera cominciata lo scorso anno con la release di due brani.
Un’artista giovane, sensibile, che ha dimostrato in un breve lasso di tempo un’importante capacità comunicativa unita ad uno stile moderno, dunque adatto all’attuale mercato discografico: abbiamo scambiato qualche battuta con lei nei giorni che prevedevano l’uscita del nuovo pezzo, in vista di progetti futuri attualmente in fase di lavorazione.
Ciao Francesca, benvenuta su Primo Ascolto.
“Lontano da te” è il tuo nuovo singolo dopo esattamente un anno di pausa: cosa ti ha ispirato a scrivere questa canzone e cosa rappresenta per te?
Ciao! Nonostante questo anno di pausa da nuove uscite ho lavorato e sto lavorando su nuovi progetti che spero di farvi ascoltare presto. “Lontano da te” è una canzone che ho scritto nell’estate 2022, rappresenta il momento in cui nonostante l’amore che si può provare in una relazione ci si allontana per un errore ma poi si riscopre l’importanza reciproca attraverso la lontananza, a volte bisogna perdere qualcuno per capire quanto è davvero importante per noi.
Nel brano, descrivi una relazione complicata ma che conserva una profonda consapevolezza dell’importanza reciproca. Puoi raccontarci di più su questa dinamica e se deriva da un’esperienza vissuta in prima persona?
Quando ho scritto questo brano mi sono lasciata ispirare da ciò che stava vivendo una mia amica in quel periodo e di cui conosco ogni dettaglio, lei mi parlava sempre di questo ragazzo e di come la faceva sentire quando stavano insieme ma soprattutto di quanto ci stesse male lei quando erano lontani visto che la loro storia era un continuo tira e molla. Lei dava tutta se stessa ma all’inizio lui non aveva prestato la giusta importanza a questo, e solo quando si sono lasciati la prima volta si è reso conto dell’errore che aveva fatto e di quanto in realtà lei fosse importante per lui: ad ogni modo lei lo ha perdonato e sono tornati insieme perché nonostante i loro alti e bassi non riescono a stare lontani. Nella canzone la frase che si ripete più spesso è proprio “ho bisogno di vederti, i miei occhi sono ancora i tuoi” ed è ciò che realmente da il significato al brano, cioè che in amore quando il sentimento è davvero forte si superano anche i momenti più difficili perché si sente la necessità di stare con quella persona e si ha la paura di perderla.
Il concetto dello sguardo sembra essere un elemento ricorrente nella tua musica, come evidenziato anche nel tuo primo singolo “Guardami”. Lo ritieni un elemento fondamentale nell’espressione di un sentimento?
Sì, è un elemento ricorrente perché credo che in uno sguardo ci si possa vedere più di quello che una persona vuole mostrarti. Per me l’argomento dello sguardo è molto importante per esprimere un sentimento forte, per questo l’ho ripreso nonostante avessi già toccato questo argomento in “Guardami” (mio primo brano). Credo che gli occhi siano lo specchio dell’anima e l’unico posto dove puoi trovare la sincerità di una persona e di un sentimento: due persone che si amano si rispecchiano l’uno negli occhi dell’altro.
Le sonorità di “Lontano da te” sono decise, calde e avvolgenti, perfette per l’estate ed in linea con ciò che richiede attualmente il mercato discografico. Come hai sviluppato lo stile sonoro di questo brano e quali obbiettivi riponi in questa release?
Credo che ogni canzone in sé suggerisca già quando scrivo melodia e testo lo stile sonoro che avrà, ovviamente in questi casi la produzione gioca un ruolo molto importante per dare la giusta via al brano, per questo ringrazio chi ha creduto in questo brano e l’ha prodotto senza stravolgere il suo carattere ma anzi donandogli forza. L’obbiettivo principalmente è quello di far vivere le stesse emozioni che sento io attraverso la mia musica.
Quanto l’iniziale passione per il pianoforte ha influenzato il tuo stile e la il tuo concepimento di musica? Molti artisti che abbiamo intervistato nel corso degli anni hanno sviluppato un rapporto quasi morboso con questo strumento…
Il mio pianoforte è un compagno fedele che vede la nascita di ogni mio brano, fare musica per me è il miglior modo di evadere dalla quotidianità anche se paradossalmente oggi ne fa parte, e il pianoforte in questo ha un ruolo primario.
Il comunicato stampa relativo al tuo singolo menziona diversi artisti italiani e internazionali che hanno influenzato la tua formazione musicale. In che modo la loro musica ha avuto un impatto sul tuo approccio alla creazione artistica?
Sicuramente la musica che ho sempre ascoltato fin da bambina e quella che ho scoperto adesso ha avuto un’influenza fondamentale sia dal punto di vista musicale che di scrittura. Ogni cosa che ascolto in qualche modo la interiorizzo per rielaborarla e renderla mia, da qui escono fuori le mie idee.
Ultima curiosità, prima di salutarci: attualmente stai studiando canto jazz al conservatorio e lavori con la label MIND sulle tue prossime release. Sono maturi i tempi per un progetto inedito più esteso o preferisci concentrarti unicamente sui singoli?
Sicuramente l’idea è quella di portare avanti un progetto più ampio perché ho tanto da raccontare.
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