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Francesco Aubry – D.N.A. [RECENSIONE]

È disponibile dallo scorso 9 luglio il nuovo singolo di Francesco Aubry, a sette mesi di distanza dall’unico progetto dato alla luce dall’artista campano in questo 2021, “Chitarrista”.
Ci aspettavamo un pezzo dalle peculiarità estive e ritmate, ed invece rimaniamo piacevolmente sorpresi dal mood velatamente malinconico e nostalgico di “D.N.A.”, titolo del nuovo lavoro disponibile sulle principali piattaforme streaming e curato nelle sonorità da Andrea Di Giorgio, che riversa nel progetto le proprie capacità produttive e le abilità accumulate nell’utilizzo dei sintetizzatori.
Ciò che emerge è un buon connubio tra musica pop cantautorale e beat d’ispirazione anglosassone, capace di assumere connotati retrò sia nella struttura ritmica che in quella vocale: Aubry si dimostra caparbio nella stesura delle liriche, che vengono cucite alla perfezione su una melodia leggermente eleagica.
Nel testo, infatti, l’artista partenopeo propone una spassionata dichiarazione d’amore nei confronti delle proprie origini, costante meta delle proprie vacanze e tappa quasi terapeutica per la mente e per lo spirito, da raggiungere ogni qualvolta è possibile.
Una situazione in cui l’ascoltatore non fatica affatto ad immedesimarsi: sono tantissime, infatti, le persone trapiantate al nord ma strettamente legate alle proprie radici meridionali, il cui ricordo è spesso causa di un inevitabile saudade.
Con “D.N.A.” Francesco Aubry si conferma un artista poliedrico e sempre più completo: convince la sua brama di sperimentare senza mai adagiarsi ad un certo tipo di sonorità, ed è apprezzabile la sincerità che traspare dal brano, frutto di riflessioni spontanee ma anche di estratti della sua infanzia.

TESTI
3.5/5
MUSICA
3.5/5
ORIGINALITA'
3.5/5

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