- per Antonio Contu'
- in Recensioni
- on 20/05/2022

Per anni Gemitaiz è stato conosciuto come “quello dell’extrabeat”. Chi segue il rapper romano dai tempi dei lavori con Canesecco sa bene di cosa è capace, ma col tempo – com’è giusto che sia – il suo stile si è ammorbidito, offrendo canzoni rappate lente o addirittura cantate.
“Eclissi” arriva dopo quattro anni dal suo ultimo disco solista, un tempo infinito considerando la prolificità dell’artista, che nel frattempo ha però pubblicato un joint album con MadMan e il nono capitolo della saga “Quello Che Vi Consiglio”.
Quest’ultimo lavoro porta avanti quanto cominciato con “Davide”, ma presenta una maggiore evoluzione sia a livello musicale che contenutistico. Le produzioni, infatti, sono molto varie: troviamo brani trionfali come “Top” o “Jorge Lorenzo” con A$AP Ferg – una delle collaborazioni più riuscite degli ultimi anni con un rapper americano; “Adesso”, “Ciao Baby”, “Rollin’ Pt. 2” e “Silenzio” presentano un’atmosfera malinconica, mentre “Pochette” e “KO” condividono sonorità classiche e attuali.
Nelle strofe Gem si racconta a 360°, scavando tra le sue paranoie, raccontando di relazioni finite in malo modo, della solitudine provata in alcune occasioni, e anche della consapevolezza di essere uno degli esponenti più apprezzati della scena Hip Hop italiana.
Tutto questo si trasforma in un lavoro vario e coeso, dove il rapper osa prendersi qualche rischio in più e si dimostra in grado di stupire anche dopo oltre quindici anni di carriera. In “Pornstar” possiamo assistere al tentativo di Gemitaiz di approcciarsi al reggaeton assieme a Sfera Ebbasta, che ormai sembra aver abbandonato quasi totalmente la trap; la title track con Neffa rappresenta un altro tasso mancante nella discografia di Gemitaiz: una ballad pop che riesce però ad equilibrarsi con le strofe rappate in maniera impeccabile dal padrone di casa.
TRACCIA PREFERITA: Jorge Lorenzo
Tags: Eclissi, gemitaiz, rap italiano, recensione