- per Antonio Contu'
- in Recensioni
- on 12/03/2021

Gio Evan, artista poliedrico, poeta prima che cantautore, ci delizia con un progetto musicale che è prima di tutto un’opera d’arte. “Mareducato” è l’ultimo album pubblicato dall’autore, venti brani per trasportarci in un viaggio poetico e catartico necessario per dare uno sguardo alla vita con gli occhi di Evan, lasciandoci trasportare dalle sue parole fra i suoi pensieri delicati e mai banali.
In ogni canzone è evidenziata la bellezza della vita in tutte le sue sfaccettature, il desiderio di vivere ardentemente, assaporando ogni secondo della nostra esistenza. Fin dal brano d’apertura “Introspezione” ci rendiamo conto dell’affascinante modo di vivere di Gio Evan, che affronta all’interno dell’album varie tematiche: in “Marinconia” c’è un invito a non arrendersi ai mali del mondo, mente in “Glenn Miller” l’autore si paragona al grande artista jazz, equiparando la sua vita d’improvvisazione allo stile musicale del trombonista. I paragoni con grandi personaggi sono utilizzati anche in altre tracce, come “Buster Keaton” o “Mark Rothko”, che vengono utilizzati per comparare determinate azioni o reazioni compiute o subite nella vita del cantante. Lo stile musicale ha la classica proclività indie, con alcune tracce dal sound più malinconico, come ad esempio “Arnica”, brano portato sul palco del festival di Sanremo, mentre altri brani sono molto più movimentati e felici come “Mantra allegro” il cui ritornello è composto unicamente dal mantra buddista della compassione e della misericordia: “Om mani Padme Hum”.
Ci sono pezzi molto interessanti come “Gri-gri” incentrato sull’arte, la letteratura e la musica utilizzate come linguaggio per raccontare il desiderio di comprendere sé stessi e amarsi per quello che si è, tema fondamentale in molti altri brani come “Pelle dura”, “Meglio così” o “Ogni tanto, tu”. Con “Mareducato” Gio Evan riesce a non cadere nel banale o nel noioso facendo leva proprio sul suo stile poetico: è come se al posto di ascoltare un LP stessimo leggendo un’antologia di sonetti sulla bellezza delle piccole cose e la meraviglia dell’esistenza. Un album ricco di vita, pieno di sfumature d’emozioni e sentimenti.
TRACCIA PREFERITA: Introspezione
Tags: gio evan, Mareducato, recensione