- per Antonio Contu'
- in Recensioni
- on 23/02/2023

Se ci aspettavamo l’ennesimo disco di hit pop cantate dalla voce piena di Giorgia, con “BLU1” dobbiamo ricrederci: a distanza di sette anni dall’ultimo progetto inedito, l’artista romana abbraccia la sua indole r&b e urban, affidando la produzione del nuovo album a Big Fish che la comprende e la accompagna, insieme a tanti altri artisti del calibro di Elisa, Michielin e Gemitaiz, lungo il suo viaggio nel blu sconfinato della sua anima.
“Meccaniche celesti” ci immerge dentro questo universo parallelo, in cui Giorgia canta di tutti i pezzi che ci compongono: si spezzano, si uniscono, volano via come palloncini solamente per cambiare di nuovo, reinventandoci. “Normale” è il pezzo più urban del disco, fatto di sperimentazioni musicali e controtempi: normalità di sicuro non è sinonimo di vulnerabilità o un limite alle emozioni, ma capacità di reagire alle sfide che la vita ci propone; come però ci ricorda “Atacama”, qualche volta mettere la testa sotto la sabbia e fare finta di niente è la nostra normalità. Amore e odio, farfalla e uragano, contrasti ed opposti che si rincorrono e ci conducono a “parole dette male”, il brano portato dalla cantautrice a Sanremo e che mostra questo suo lato inedito.
Il ritmo dance di “Senza confine” ci attraversa, palesando la penna di Elisa dentro questo tributo alle divinità collegate alla natura che ci spingono a superare tutti i nostri confini, spesso autoimposti; “Si o no” accarezza invece le nostre orecchie con un ritmo reggaeton. “Ogni chance che hai”, con la collaborazione di Gemitaiz, è la ciliegina sulla torta di questo disco pieno di sperimentazioni per l’artista romana, e non possiamo fare altro che affermare: “giuro che le ho viste tutte”. Chiude l’album “Tornerai”, più in linea con la solita Giorgia ma degna conclusione di un album che ci ha ricordato la sua versatilità.
Voglia di mettersi in gioco e dimostrazione di essere ancora uno spirito senza confini: Giorgia con il suo “BLU1” riesce a convincerci e a conquistarci, facendoci immergere dentro il suo abisso.
Traccia preferita: Meccaniche celesti
Tags: Blu, Giorgia, recensione