- per Antonio Contu'
- in Recensioni
- on 11/02/2021

Il 2021 per Giovane Feddini vuole essere sinonimo di grandi soddisfazioni: il 5 febbraio ha infatti pubblicato il suo nuovo disco sotto l’etichetta Dogozilla Empire e Sony Music, intitolato “Un giorno in meno”.
Una release che vede la luce dopo una lunga gavetta nella scena rap padovana, e a seguito del trasferimento dell’artista in una Milano carica di opportunità e aspettative per qualsiasi artista.
Nel brano d’apertura “Bravi ragazzi” Feddini mette subito in evidenza esercizi di stile gradevoli sfoggiando metriche e punchline di livello, mentre in “Dispettoso” narra la transizione dalla sua città natale a quella milanese, e le fatiche sostenute per affermarsi.
La traccia “Shevchenko” ha una strumentale più “club”, con qualche richiamo arabesco: un brano che sarà sicuramente una delle canzoni più adatte in ottica live; anche “Gentile” e “Fuego” hanno sonorità diverse dal dna del disco, a confermare la voglia dell’artista di proporsi in una maniera originale e multiforme.
A livello lirico c’è largo spazio per tematiche profonde come amicizia, responsabilità e voglia di rivalsa, che si fanno strada in tracce come “Millepiedi”, “Magnifico” e “Jestki”; pezzo degno di nota è anche la titletrack, che ricorda all’ascoltatore di vivere ogni attimo della propria vita.
Nel complesso Un giorno in meno” è un disco ben riuscito, soprattutto sotto l’aspetto metrico; migliorabile invece la creazioni di ritornelli e/o di bridge nelle canzoni più “rap”, che avrebbero aiutato a rendere più dinamico l’ascolto.
TRACCIA PREFERITA: Fuego
Il 2021 per Giovane Feddini vuole essere sinonimo di grandi soddisfazioni: il 5 febbraio ha infatti pubblicato il suo nuovo disco sotto l’etichetta Dogozilla Empire e Sony Music, intitolato “Un giorno in meno”.
Una release che vede la luce dopo una lunga gavetta nella scena rap padovana, e a seguito del trasferimento dell’artista in una Milano carica di opportunità e aspettative per qualsiasi artista.
Nel brano d’apertura “Bravi ragazzi” Feddini mette subito in evidenza esercizi di stile gradevoli sfoggiando metriche e punchline di livello, mentre in “Dispettoso” narra la transizione dalla sua città natale a quella milanese, e le fatiche sostenute per affermarsi.
La traccia “Shevchenko” ha una strumentale più “club”, con qualche richiamo arabesco: un brano che sarà sicuramente una delle canzoni più adatte in ottica live; anche “Gentile” e “Fuego” hanno sonorità diverse dal dna del disco, a confermare la voglia dell’artista di proporsi in una maniera originale e multiforme.
A livello lirico c’è largo spazio per tematiche profonde come amicizia, responsabilità e voglia di rivalsa, che si fanno strada in tracce come “Millepiedi”, “Magnifico” e “Jestki”; pezzo degno di nota è anche la titletrack, che ricorda all’ascoltatore di vivere ogni attimo della propria vita.
Nel complesso Un giorno in meno” è un disco ben riuscito, soprattutto sotto l’aspetto metrico; migliorabile invece la creazioni di ritornelli e/o di bridge nelle canzoni più “rap”, che avrebbero aiutato a rendere più dinamico l’ascolto.
TRACCIA PREFERITA: Fuego