- per Antonio Contu'
- in Recensioni
- on 07/07/2022

“Fantasmi” è il nuovo singolo del cantautore Giovane Giovane, uscito lo scorso 1° luglio a distanza di diversi mesi dall’uscita di “I figli degli altri”. Proprio come in quest’ultimo album dell’artista, la produzione del nuovo brano è opera di Valerio Bulla, che ha raccontato di aver trovato l’ispirazione e il sound in un jazz club di New York qualche anno addietro.
Luci soffuse, personaggi particolari e nella confusione generale una band che improvvisava. Rimanendo affascinato dalla batteria, dal piano e dal contrabbasso che riecheggiavano in quel locale, Bulla si ripromise che prima o poi avrebbe portato qualcosa di simile in musica.
Ed è qui che arriva “Fantasmi” di Giovane Giovane, che con la sua voce soave racconta quelle interminabili serate passate sempre nello stesso luogo, sempre con le stesse persone ad aspettare che, infine, possa arrivare una qualsiasi cosa a smorzare l’atmosfera e rendere unica quella nottata. Uno scenario che sa di vera e propria routine per i giovani di provincia che sono proprio loro i fantasmi di cui il cantante ci parla: poco stimolati, annoiati, con l’attesa di un singolo incontro, capace di far scattare qualcosa, che troppo spesso tarda ad arrivare.
Ma quando poi capita potrebbe pure accadere che non si trovi il coraggio di fare il primo passo e l’insicurezza si faccia sentire più che mai. Di questo ce ne parla Lil Kvneki degli PSICOLOGI, che nella sua fantastica strofa, seppure breve, riesce ad essere tremendamente schietto ed efficace, descrivendo prima le abitudini della ragazza in questione che lo hanno colpito e ammaliato, per accettare poi malinconicamente anche un eventuale rifiuto da parte sua. <<Cenere sul letto se ne va solo se tu stasera passi qua // Se ti invito, puoi dirmi di no>>.
Giovane Giovane ha quindi descritto alla perfezione lo scenario da cui è scaturito poi l’incipit per il racconto di Kvneki. Una formula perfetta che ha portato ad un risultato davvero eccellente per “Fantasmi”: chiamarlo un featuring tra i due artisti sarebbe fin troppo riduttivo, molto meglio definirla una collaborazione sincera e spontanea. Un brano che appartiene categoricamente ad entrambi e che ci ha conquistati fin da subito.
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