Il nuovo album di Giovanni Battaglino, intitolato “Ricominciare dalle parole“, è un lavoro che mette in risalto l’importanza delle terminologie e delle storie che nascono da esse.
Il long play, pubblicato da AlfaMusic e distribuito da Believe e Egea Music, è composto da 10 canzoni che prendono vita dagli appunti trascritti dall’artista durante il suo viaggio creativo. Il primo brano, “Il peso delle cose”, parla di un individuo oppresso dal peso delle proprie preoccupazioni, che cerca rifugio nella passione temporanea: è il pezzo con cui Battaglini più si avvicina al cantautorato moderno, per stile e produzione. “Mancato amore” racconta di un amore immaginato o ricordato, mentre nella ballad “Ricominci” il cantautore duetta con Marco Priotti, per raccontare la storia di una donna che decide, con coraggio, di riprovarci.
“Non ho occhi”, il primo singolo dell’album, affronta con sensibilità il tema degli ipovedenti, mentre “Strada per dove vorrai” è un valzer con inserti jazz, che guarda al futuro con speranza. I due successivi brani (“Dire” e, soprattutto, “Isola pedonale”) danno ulteriore valore al concept del progetto ed al significato delle liriche, mentre “La giostra” è una canzone sulla guerra, nonché la mia preferita in assoluto. Le melodie quasi enigmatiche de “Il signore dei labirinti” si legano al concetto di tentazione espresso nel testo, portandoci al lento “Valzer per uno spirito”, brano di chiusura.
Giovanni Battaglino dimostra la sua abilità nel trasmettere emozioni attraverso le parole e la musica. “Ricominciare dalle parole” è un album che merita di essere ascoltato attentamente, per cogliere tutta la profondità dei testi: un progetto dedicato ai cultori del buon cantautorato, in cui l’autore conferma la propria coerenza artistica.
Traccia preferita: La giostra