- per Antonio Contu'
- in Recensioni
- on 17/01/2023

Nel corso delle loro lunghe carriere Guè e Bassi Maestro si sono incontrati più volte, rilasciando delle piccole perle che ancora oggi gustiamo volentieri. Qualche anno fa Bassi annunciò il suo ritiro ufficiale dal rap, presentando il suo nuovo progetto – North of Loreto – per dedicarsi alla produzione di musica orientata verso l’elettronica. Con l’uscita di “Fastlife 4”, però, l’autore di “Foto di Gruppo” produsse la title track, segnando un riavvicinamento al genere che gli diede un nome e mantenendo questa nuova identità molto anni ’80.
Da una traccia passiamo ad una seconda (“Ti pretendo XXX” con Raf), e da due tracce a un album ufficiale, ovvero “Madreperla”. L’ennesimo lavoro firmato da Cosimo Fini riporta un sound più classico, dominato dai campioni, nel quale Bassi è riuscito a mescolare tra di loro tante hit del passato, trasformandole in un tappeto sonoro dal sapore retrò ma che in un momento di piattume risalta più che mai.
Musica italiana e d’oltreoceano, grazie ai sample che spaziano dal pop nostrano (“Hai Capito o No?”) alla dancehall (“Mollami pt. 2”) e al rap golden age (“Da 1K in Su”), con ospiti vari come ANNA, Mahmood, Marracash, Massimo Pericolo e Benny the Butcher.
Se da un punto di vista musicale c’è poco da dire – l’originalità di Bassi si sente in tutto il disco – non si può dire lo stesso di Guè, che con i testi non è riuscito a sorprendere come in passato: temi ormai affrontati in tutte le salse, a volte usando anche stili metrici passati. Ci sono collaborazioni che funzionano molto bene, come quella con Paky in “Tuta Maphia”, e altre che avrebbero potuto essere sfruttate meglio, come quelle con Rkomi e Marracash in “Free”.
Dal 2003 a oggi Guè ha rilasciato ben venti album, e nonostante la qualità (quasi) sempre elevata dei suoi progetti, ci si chiede se non sia il momento di prendersi una pausa e proporre nuove soluzioni, dato che, ad oggi, la formula originale ha subito poche variazioni, e qualche scricchiolio inizia a sentirsi.
Traccia preferita: Da 1K in Su
Tags: Guè, Madreperla, rap italiano, recensione