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Holy Ga – Holy [RECENSIONE]

Holy Ga è il nome del rapper varesotto classe ’99 che lo scorso 10 marzo ha pubblicato il disco di debutto “Holy”, edito per l’etichetta Believe.
Il titolo attribuito a questo progetto, tradotto dal greco, significa “essere diversi dall’ordinario”: una frase che rispecchia tutta l’ambizione di questo giovane rapper, nonostante abbia iniziato ad avventurarsi in questo mondo non più di tre anni fa.
L’album è composto da dieci tracce curate da Paga, producer di fiducia con il quale ha cercato d’esplorare alcune varianti del rap per variegare la struttura melodica dei brani e dimostrare le capacità dell’autore nell’adattarsi a diverse situazioni.
I temi affrontati da questo giovane artista sono principalmente legati alla sua vita ed alla relativa ambizione (come in “Angeli”), senza tralasciare lo spazio dedicato alle emozioni (come in “Casinò” e “Northen Light”); le produzioni plasmate da Paga, invece, spaziano da una trap che fa l’occhiolino ai cugini francesi (come in “Feu et flamme”) fino a ritmi più tradizionali e con influenze più melodiche (come in “Me&me”).
“Holy” può essere considerato come un buon punto di partenza, che dev’essere impreziosito nei progetti futuri da una personalità più spiccata ed una maggiore originalità: solo così Holy Ga potrà definitivamente emergere, in un mercato discografico sempre più saturo.

TRACCIA PREFERITA: Feu et flamme

testo 2.5
musica 2.5
originalità 1.5

TESTI
3/5
MUSICA
3.3/5
ORIGINALITA'
2.7/5

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